1. La prima volta non si dimentica mai


    Data: 17/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Chiodino, Fonte: EroticiRacconti

    La prima volta non si dimentica. IRMA: DOMENICO. Ero salita per fare due chiacchiere con la scusa di un esercizio di matematica che mi dava un risultato che non capivo: radice quadrata di 9i. Dai, entra e scusa se sono in pigiama. Fa caldo ed il pigiama è u paio di mutande. In un attimo risolve il mio problema, un errore dell' eserciziario, i numeri immaginari ancora non li avete fatti. Al solito tavolo in cucina non possiamo sederci perché pieno di roba ammonticchiata, andiamo in camera sua. E' la prima volta e se possibile fa ancora più caldo che in cucina. Sudo come una pazza. Lascio mi rinfreschi con un asciugamano bagnato, lascio continui...un po troppo...oltre...mi manca il fiato e non per il caldo. Mi manca il fiato anche sotto la doccia che facciamo insieme, in mutande, ma anche con anche il reggiseno io. Un piacere da brivido e non mi sottraggo subito quando mi stringe un poco, poi di più, troppo anzi. Poi...arrovescio la testa e lascio che le sue mani...e mi stringe, no, Dom, no, no, ma lo dico a voce fioca, neppure io ci credo. E' la prima volta che bacio un uomo...poi è la seconda e la centesima. Sono...io non ho mai...per piacere caro, non voglio, non dobbiamo...Chiudo però gli occhi e mi abbandono sul letto zuppo su cui mi ha portata di peso. Sono persa, godo dell' aria dei due ventilatori, godo nell' essere abbracciata stretta stretta, mi manca il fiato. Neppure io però credo ai tentativi di sottrarmi alle carezze, ai baci...comincio a rispondere anzi ai ...
    ... suoi baci, come posso, come so. Non ho mai baciato un ragazzo e lui è certo un uomo esperto. Sugge i capezzoli che si fanno ancora più, più, non so, li sento duri come mai, dolgono anzi. Quando mi ha tolto il reggiseno? Non importa, mi piace sentire la bocca lapparli e le dita stringerli un poco, fa deliziosamente male. Sussulto, sussulto di nuovo, di più, sempre di più. Prima mi carezzava in basso attraverso il cotone delle mutandine, ora le dita sono sulla pelle nuda, scendono al vello, più sotto, arrivano dove non dovrei permettere...no, questo no. Serro con forza le cosce, per qualche attimo, mi bacia, le labbra scendono strusciando al seno a suggere i capezzoli irrigiditi tanto da dolermi. Sussulto per la centesima volta, la mano, le dita almeno, sono scese ancora, strusciano sulla micina, tornano su e cerca trovandolo il puntino. Impazzisco. Mi abbandono ansimamdo, sono scossa da sussulti violenti, inarrestabili. Scuoto soltanto il capo quando mi sfila le mutandine. Lo guardo allibita, spaventata, tremendamente incuriosita, quando si toglie lui le mutande. Ho visto il coso di bambini un paio di volte...ma lui è un uomo...è una cosa diversa...e come diversa! E' la prima volta almeno per quel che ricordo, che a scuola penso ad altro, ai fatti miei. Storia, poi, basta leggere il libro. Mi ha fatto sussultare più volte, tre o quattro almeno. Con le dita, la lingua, le labbra. E la mia testa schizzava altrove...sussultavo senza potermi frenare neppure un poco. Quando sembrava ...
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