Centro benessere
Data: 02/10/2017,
Categorie:
Tradimenti
Autore: eternity_1986, Fonte: Annunci69
... le sue mani da un po stazionavano tra addome e basso ventre. Per un attimo sfiorarono la base dell'asta. Ebbi un sussulto. Lui mi chiese scusa molto imbarazzato. Gli sorrisi. Prese dell'altro olio e ricominciò. Vedevo che si avvicinava di più al lettino e visto che indossava solo dei pantaloni leggeri, notai un deciso rigonfiamento. Non mi guardava più. Era così concentrato che aveva smesso di parlare. Quando riprese la sua voce si fece più suadente,quasi flautata. Mi descriveva quello che faceva, sembrava ipnotizzarmi. Ci fu di nuovo un contatto con l'asta. Stavolta le scuse furono meno sincere. Con la destra stazionava intorno al pube con la sinistra era stabile sul mio petto. Sfiorava con i polpastrelli i miei capezzoli che cominciarono ad indurirsi. La mano destra ormai toccava l'asta più volte, io ero imbambolato, non sapevo cosa fare. In maniera lesta si chinò su di me e cominciò a leccarmi i capezzoli. Cercai di spostarlo ma in maniera poco convinta.La sua lingua era irrefrenabile, risalì velocemente lungo il collo, punto mio moooolto sensibile. Cominciai a mugolare di piacere. Mentre proseguiva il suo lavoro mi sussurrò
-se vuoi smetto....se vuoi....-
Tentavo una difesa più di apparenza che di sostanza. Ma con il peso del suo corpo mi teneva giù. Risalì ancora , superò il collo, inumidì l'orecchio poi puntò i suoi occhioni penetranti nei miei. Fu un lampo, mi baciò e io ricambiai come se fosse la cosa più normale da farsi. Giocavamo con le lingue, umide e ...
... vogliose. Era un bacio vero, impetuoso passionale. Gli sfilai la maglietta e mi avventurai in una palpata leggera sul suo corpo statuario.
Ci baciammo con ancora più foga. Oramai il rigonfiamento era diventato un vero e proprio bozzo. Lo slippino si era rotto e l'asciugamano ormai caduto. Si staccò da me ed aiutandosi con le mani cominciò a leccarmi e puoi succhiare il mio cazzo. Lo vedevo sparire e comparire dalla sua bocca. I suoi labbroni si poggiavano morbidi sul mio cazzo, lottando con la saliva che si formava.
-che bel cazzo che hai, mi piace tanto- e riprendeva.
Ero in estasi. Mi distesi di nuovo contorcendomi dal piacere, che cresceva come una marea dentro di me. Volevo prenderlo afferrarlo, portarlo verso di me. Ma lui continuava vorace, lanciandomi degli sguardi di fuoco. Bastarono pochi min e gli dissi che stavo venendo. Si staccò e masturbandomi ferocemente mi fece sborrare sul suo petto. Qualche schizzo raggiunse anche il suo collo. Mi guardò famelico, si sfilò anche i pantaloni:non aveva mutande ma solo un pezzo di carne duro tra le cosce. Si distese su di me. La sborra si spiaccicò ovunque. Riprese a baciarmi, i nostri cazzi a fare spadaccino. Sentivo quella sbarra sul mio ventre. Lo scostai, lui si avvicinò me lo mise in mano. Lo segai con una passione inspiegabile mentre continuavamo a giocare con le lingue. Le sue mani afferrarono prima il mio petto poi tastavano decise il mio addome contratto. Anche a lui bastò pochissimo per sborrarmi sul ventre. Vidi ...