Innocue Perversioni
Data: 20/12/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Lesbo
Autoerotismo
Autore: androgine, Fonte: RaccontiMilu
... improvviso. Entro in un bagno. Via il gonnellino lungo, mi infilo un paio di slip bianchi di tulle, praticamente trasparenti, come se non li portassi, lasciano vedere in trasparenza tutta la figa con il rigonfiamento del mio clitoride che emerge da quella esile stoffa. Indosso la mini provata poco prima e con il nuovo abbigliamento mi metto alla ricerca di un negozio di scarpe. È esattamente come pensavo. Passeggiando tra le vetrine del centro commerciale sento addosso gli sguardi della gente. Da gran puttana quale mi sento in quel momento mi volto di scatto a destra, a sinistra, cambio direzione improvvisamente e puntualmente sorprendo gli sguardi concentrati sul mio culo o sulle mie tette. È strabiliante. Sono ancora di nuovo umidiccia e tutta arrapata e maiala più che mai entro in un negozio che scelgo non per un preciso articolo che abbia potuto attirare la mia attenzione, ma per una commessa in particolare. Biondina, esile, bel culo e grosse tette. Minigonna grigia su un paio di leggins in rete nera ed una leggera camicetta anch'essa nera.<<...Ciao...>> cerco di attirare la sua attenzione. <<...Ciao...>> mi risponde sorridendo e mi accorgo subito che ci studiamo reciprocamente. I suoi occhietti vispi, come del resto immagino anche i miei, sembrano avere uno scintillio osservandomi dal basso verso l'alto. Scelgo delle scarpe e mentre mi accingo a provarle mi si avvicina e molto spigliata si offre di aiutarmi a provarle. Tutto procedeva secondo il mio perverso piano. Mi ...
... siedo con naturalezza sulla poltroncina di prova, inizio le manovre ed interviene lei accosciandosi proprio di fronte a me <<...lascia fare. Ti aiuto io...>>. Mentre armeggia con il piede dal quale sfila e rinfila la scarpa, allargo "distrattamente" le gambe mostrandole il panorama. Si blocca fissandomi tra le cosce. Alza lo sguardo verso di me. Le sorrido. Torna a concentrarsi sotto la mia mini. Appoggia un ginocchio a terra ed allarga l'altra coscia, la mini le sale quel tanto che basta per lasciarmi intravedere la sua fighetta tra le maglie della rete dei leggins e mi sorride. Come se nulla fosse mi allunga una mano tra le gambe e mi tasta la patata <<...sei bagnata cara lo sai?...>> - <<...certo che lo so!...>> - <<...se vuoi potrei asciugartela io...>> - <<...e cosa credi sia venuta a fare altrimenti?... - ...dimmi solo dove e quando...>> la incalzo immediatamente <<...qui e adesso...>> mi fa lei mentre mi trascina per mano in uno stanzino nel retro-casse. Chiude a chiave, mi sdraia su un tavolo e senza una parola mi solleva le gambe, sposta le mutandine e mi affonda la lingua nella figa. Lancio un grido di piacere ma vengo subito richiamata <<...non puoi gridare...>> - <<...hai già dimenticato dove siamo?...>> si rifionda nella figa e continua a leccarmi, mi tira le grandi labbra ormai gonfie come due salvagente fin quasi a volerle strappare, affonda la sua lingua dentro le mie carni, la sento saettare nella mia figa allagata, esce, si accanisce sul clito, lo strizza, lo ...