1. Prime eccitanti esperienze 1


    Data: 20/12/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: BSX560

    ... riservandomi per il dopo. Improvvisamente alcune piccole scoregge diedero il via al flusso di cacca, pezzi grossi e scuri fuoriuscivano da quel bellissimo culetto, portandomi a chiedere come ciò fosse possibile (lei, tranne le tette, era tutta minuta). Il tutto terminò dopo pochi minuti, mi nascosi pensando che per pulirsi si sarebbe dovuta girare, invece rimase nella posizione e con mio enorme stupore (e non nascondo gioia perversa) iniziò con la mano sinistra a toccarsi (vedevo solo la parte finale delle dita che tra le gambe si muoveva frenetica, si proprio così, si stava masturbando con passione. Il tutto fini con un suo grande gemito soffocato che solo per la vicinanza potei udire. Lasciai subito la mia posizione udendo i suoi movimenti (carta igienica, pulizia del sedere, sciacquone) e poi fuori. Guardai il mio uccello, si era scappellato da solo (mai successo prima) data la violenta erezione. Mi bastarono due movimenti della mano per sborrare come mai avevo fatto prima. Sporcai tutta la toilette. La mattina appena sveglio mi masturbai nuovamente rivedendo nella mia mente la scena della notte. Ero eccitatissimo e dovetti fare molta attenzione, ovvero sborrare in un fazzoletto (che poi buttai), per evitare che mia zia, nel riassettare la tenda si ...
    ... accorgesse delle mie pratiche autoerotiche. Da allora ogni notte, mi costringevo a stare sveglio per assistere nuovamente a quell’eccitantissimo spettacolino ma non si ripeté più. Un pomeriggio, verso le cinque, eravamo tutti in spiaggia e mia cugina mi si avvicinò chiedendomi se volevo fare una passeggiata con lei, ovviamente ho accettato con entusiasmo. Mentre camminavamo nel bagnasciuga notai che aveva un’espressione birichina ed improvvisamente mi chiese: “Tommy (il mio nome è Tommaso) mi faresti vedere il tuo pisello?” E mi guardò con infinita dolcezza, almeno così parve a me che rimasi come paralizzato ed il mio viso assunse un colorito granata ed una temperatura vicino all’ebollizione. Scoppiò a ridere, mi spiegò che non ne aveva mai visto uno ed era molto curiosa ed io era l’unica persona a cui avrebbe potuto chiederlo. Dopo un breve lasso di tempo risposi: “Ascolta Carlotta anch’io non ho mai visto una passerina (usai un vezzeggiativo per la grande timidezza che provavo), quindi potremo fare uno scambio” “Certo, disse Carlotta, mi sembra equo e stanotte quando i miei si saranno addormentati verrò da te”. Superfluo dire che aspettando quel momento, “IL MOMENTO” della mia vita, rimasi sospeso in una dimensione a me sconosciuta che mi struggeva nell’attesa…. 
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