1. La favola, incontrando un angelo!


    Data: 03/10/2017, Categorie: Etero Autore: xilpiacere, Fonte: Annunci69

    La prima volta fu uno "scopare soltanto" per poi, alla fine, scoppiare in un pianto!
    
    Tutto partì con un incontro come un qualsiasi altro prima di questa volta! Allora ero spensierato e con l'animo di divertirmi, quindi non colsi tutte le sfumature che si stavano creando intorno a noi, qualcosa di diverso stava accadendo, si, di diverso perché ci si recava in gelateria e non in una scontata camera da letto. Gustando il nostro cono ci incamminammo senza meta, attenti a non sfiorarci ma studiandoci con fare furtivo, di lì a poco gli sguardi si fecero provocatori anche se, almeno da parte mia, restava l'imbarazzo nell'ammirare tanta luccicante bellezza: occhi chiari, capello biondo e riccio, fare barazzino, sorriso accattivante ma dolce, le tue gambe avvolte da pantaloni neri, stretti ed aderenti, sottolineavano le curve, le gambe toniche e sode, dal fisico longilineo, curato e sportivo da togliere il fiato! Tra una parola e l'altra, un piede dopo l'altro, il gelato terminò ma non la voglia di approfondire la nostra conoscenza: tra risate, fantasie e racconti di memorabili esperienze passate, trovammo numerose affinità, "trovammo di piacerci!!!" si decise, data l'ora tarda, di rientrare ma, giunti all'altra macchina, scoprimmo che nessuno dei due aveva voglia di lasciare andare l'altro, il mondo al di fuori dei finestrini non esisteva più, il tempo pareva immobile ed impegnato a mostrare ogni sfaccettatura del nostro fortunato incontro, a interrompere la sintonia lo sbattere ...
    ... delle portiere di una macchina forestiera come forestiera era la coppia che ne scese, dai vetri appannati, capimmo subito cosa avevano fatto quei due lì dentro (quello che avremmo voluto fare anche noi!) gli occhi si fissarono e parti una risata che ci spronò a salutarci, in quanto la giá alta voglia di consumarci ci avrebbe fatto fare mattino e non era possibile, ci congedammo con la promessa di rivederci appena possibile, un bacio a stampo, una corsa all'auto e ti vidi scomparire così.
    
    Per tutta la notte continuai a pensarci, a pensare a te, a pensare quella splendida ragazza, dicendomi che quell'angelo non l'avrei più rivisto, il cuore in tumulto e la testa rassegnata. Passarono pochi giorni e ad un certo punto (driiiin driiiin) arrivò un messaggio, era suo! Non credevo a quello che stavo leggendo, un invito per vederci, con molto molto entusiasmo risposi di si: senza saperlo si stava avverando un sogno che avrei vissuto ad occhi aperti.
    
    Dopo un breve confronto ci incontrammo al punto stabilito e lì, come la prima volta, ma con la consapevolezza delle mie emozioni, rividi ancora quell'angelo: era lì, era vero, davanti a me con un vestitino scollato e corto, eri troppo bella, alata, da togliere il fiato e farmi sentire il cuore in gola!
    
    Il sogno stava iniziando!
    
    Si andò a mangiare una pizza, una passeggiata sotto l'acqua e le stelle per salire poi in macchina e per puro caso finire davanti a un motel, nell'abitacolo l'aria si scaldava, l'eccitazione saliva, gli ...
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