1. Da carlo a cinzia il passo e' breve


    Data: 26/12/2018, Categorie: Trans Autore: cinzia51, Fonte: Annunci69

    Come accennato nel primo racconto, fui sverginato da mario, il bidello della scuola. Tutto comincio' un giorno che andai in bagno a fare pipi'. Entrai e chiusi la porta, mi abbassai i pantaloni, e mi misi seduto. Mi mettevo seduto, perche' con il pisellino microscopico, mi veniva piu' facile. Mi stavo per rialzare, quando si apri' la porta e entro' mario il bidello, un omone sulla cinquantina.
    
    "Oh la nostra carletta che fa la pipi'."
    
    Io diventai tutto rosso e mi alzai per tirare su i pantaloni.
    
    " stai pure seduta carletta."
    
    Perche mi chiami carletta, io sono carlo.
    
    "Lo pensi ma sei una femminuccia" e parlando si accarezzava il pacco.
    
    "Ti sei mai guadata? Vieni qui non avere paura."
    
    Mi alzai e feci per tirarmi su i pantaloni.
    
    "Ferma rimani nuda che ti faccio vedere. Guardati hai un pisellino microscopico, invece guarda i fianchi larghi, e che culetto tondo e sodo."
    
    Mentre mi guardava continuava a massaggiare il cazzo, che notai si stava ingrossando.
    
    "Che c'e carletta lo vuoi vedere?"
    
    Nooo
    
    "Dai non ti vargognare, si vede che ti piace. Vieni qui'."
    
    Si apri' la patta e lo tiro' fuori, ers di dimensioni mai viste prima, non riuscivo a guardare da un altra parte.
    
    "Toccalo non ti vergognare, sei donna e' normale che ti piace."
    
    Allungai la mano e lo strinsi, al contatto lo sentii indurirsi ancora di piu'.
    
    "Va bene carletta, per oggi va bene cosi. Non ti chidero' piu' nulla, quando avrai voglia vieni da me e sorridimi, io capiro' e alla ...
    ... fine delle lezioni andremo nel magazzino dove come una brava puttanella mi masturberai ora vestiti e torna in classe."
    
    Tornai in classe, ma ero molto agitato, nei giorni a seguire non riuscivo a fare niente. Il ricordo di quel cazzo che tenevo in mano, mi perseguitava. Provavo a masturbarmi, ma non ci riuscivo, il pisellino non si induriva. Non trovavo pace, poi una sera a letto, mentre provavo a masturbarmi, mi infilai un dito nel culetto e subito il pisellino si induri'. Allora pensai che mario, aveva ragione.
    
    La mattina andai a scuola, e quando comincio' la ricreazione, mi diressi verso la scrivania di mario. Quando gli fui di fronte, lui mi guardo' e io gli feci un sorrisetto sbarazzino.
    
    "Va bene carla oggi comincerai ad essere donna".
    
    Finite le lezioni, feci finta di tornare a casa, ma come mi aveva spiegato mario, entrai in una porticina e mi trovsi nel magazzino. Subito dopo arrivo' lui.chiuse la porta e venne verso di me.
    
    "Dai carla spogliati, ti voglio nuda."
    
    Mi spogliai completamente, lui mi prese per mano e mi porto' su un lettino, dove si vedevano i segni di precedenti sborrate. Si spoglio' anche lui e mi mostro' il cazzo gia' in tiro, aveva tutte le vene gonfie. Pensare che ero io a provocare quell'erezione mi eccito'. Subito lo presi in mano e cominciai a segarlo. Lui con la mano mi palpava il culo e indugiava sul buchino. Poi si mise in piedi davanti a me e mi disse.
    
    "Ora devi fare una cosa che alle puttane piace molto, vedrai che piacera' ...
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