La prima volta "en plein air" - Racconti Erotici

La prima volta "en plein air"

... poi prendergli tra le dita i capezzoli. Notai che erano già turgidi, sicuramente si era eccitata ad osservare i nostri vicini di spiaggia. Feci scivolare la mano verso la passerina sempre baciandogli il collo da dietro. Gli piaceva la situazione e non si mosse da quella posizione se non per assecondare i miei baci e le mie carezze. Mi ero sistemato per maggior comodità e possibilità di movimento con lei di schiena tra le mie gambe. Ormai non erano più carezze ma la stavo masturbando continuando a baciarla con lei che aveva cominciato ad ansimare per il piacere. La cosa attrasse l'attenzione dei due che si sistemarono meglio per godersi lo spettacolo. Notai che anche lui aveva iniziato a masturbare la compagna e che ormai il suo coso era in piena erezione...un bel pitoncino cioccolato! Mia moglie lo aveva notato, eccome, ed ormai era nel pieno dell'eccitazione. Avevo una mano sulle sue tette e l'altra con due dita sprofondate nella fica che stantuffavano con vigore. Dovevo faticare a tenerla ferma, continuava ad alzare il bacino come posseduta ed ormai urlava dal piacere esortandomi a continuare. Notai il tizio alzarsi in piedi e la sua donna mettersi in ginocchio pronta a ricevere in bocca il suo membro. Appena lo ebbe a tiro se lo cacciò fino in gola quasi strozzandosi iniziando un gustoso pompino. Lui continuava a guardare noi suppongo per raggiungere una eccitazione ancora maggiore. Io avevo la lingua di mia moglie che mi rovistava freneticamente la bocca mentre ...

... l'abbracciavo con un braccio e la pompavo con l'altra mano. In una situazione normale lei si sarebbe già girata per ricevere tra le gambe il mio uccello ma ora preferiva non perdersi quello spettacolo molto intrigante. Con la coda dell'occhio notai un movimento e quando focalizzai vidi che il tizio con il suo cazzo fremente era fermo a 20 centimetri dai nostri visi. Stava succedendo ciò che io e mia moglie avevamo fantasticato da tempo e nella maniera più casuale possibile e mi accorsi di essere emozionato e con la pelle accaponata. La mia metà rimase impietrita per alcuni secondi fino a quando con la mano accompagnai il suo capo fino a fargli prendere in bocca il membro del tizio....ancora non era stata detta mezza parola da nessuno!

Cominciò a slinguarlo con avidità, leccava l'asta scendendo giù fino a succhiargli le palle per poi inghiottirlo quasi per intero, una vera dea del pompino. Ora avevo quell'uccello vicinissimo e ne potei apprezzare le forme perfette...non era di quelli enormi, penso fosse sui 20 cm, ma con proporzioni esatte, un bel colore caffelatte e una grande e turgida cappella, leggermente arcuato e molto duro. La sua lei in silenzio si avvicinò a noi inginocchiandosi a fianco a mia moglie. Io in pratica ero invisibile...i due non mi avevano degnato di uno sguardo, pensai che volevano scoparsi solo mia moglie. Poi gli strappò l'uccello dalle fauci e baciò avidamente mia moglie che ricambiò di gusto. Iniziarono alternativamente a pompare quel coso ed a baciarsi ...