1. Lezioni di tantra (sì, se vuoi, mettiti comoda e leggi)


    Data: 04/01/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: single80fe, Fonte: Annunci69

    - Ora chiudi gli occhi e respira, fai scivolare quanto più fiato possibile nello stomaco, niente respiri corti, di petto.
    
    La voce calma, assertiva. Sono sdraiata prona, su un lettino comodo. Pochi minuti fa mio marito mi ha spogliata, mi ha fatto accomodare lì, promettendomi un regalo. Ero rientrata da poco da lavoro, a casa, e mi stava aspettando. Una doccia rapida e una volta uscita, la penombra, le candele, i profumi. Una rara comodità. Chissà cosa si è inventato per farsi perdonare.
    
    Amiamo giocare, lo facciamo non quanto vorremmo, soprattutto perché non è semplice trovare persone a modo. L’ultimo incontro, infatti, con una coppia, mi aveva fatto incazzare parecchio. Era figlio della sua eccitazione, non aveva verificato fossero seri: in sintesi, un disastro.
    
    Ma non voglio pensarci ora, tra questi profumi e questa bella atmosfera. E’ stato giusto un lampo, mentre mi spoglia e mi fa accomodare sul lettino montato apposta per me.
    
    - C’è un massaggiatore a domicilio, amore. - Mi aveva detto. Era sua la voce che mi diceva di chiudere gli occhi.
    
    Un ragazzo normale, non una star tra i singoli. Forse è solo e semplicemente un massaggio, penso.
    
    Chiudo gli occhi, nuda sotto lo sguardo di uno sconosciuto, porgendogli schiena e natiche. Non mi imbarazza il mio corpo, i giochi hanno aiutato a sentirmi più a mio agio con l’essere donna. Attendo, aspetto, cerco di capire.
    
    - Mi raccomando - di nuovo la voce - respira profondamente e lentamente - mi parla mentre ...
    ... inizia a massaggiarmi i piedi, scelta singolare. Sento le dita forti sulla pianta, premere e rilasciare, alternando pressioni di tipo diverso: mio marito gli deve aver parlato di cosa mi piace.
    
    Scivola con quelli che intuisco essere oli profumati sulla dita, prendendole tra i polpastrelli una per volta, tirandole appena, rilasciandole, e tornando a far scorrere il palmo della sua mano, forte, sul mio piede.
    
    Sento poi le sue mani sulle caviglie, avvolgerle, sfiorarle, premerle, rilassarle tra mani calde, che scivolano sulle mie ossa, sui miei nervi.
    
    - Sei brava, non sbirciare. Continua a respirare profondamente: avvertimi se faccio qualcosa che non va.
    
    Al suo “qualcosa che non va” il corpo si tende appena, quasi inavvertitamente. Se ne deve accorgere, perché inizia a massaggiarmi i polpacci con un nuova energia.
    
    - Respira profondamente, concentrati sul momento, sul tuo corpo, sulla tua pelle, sulle mie mani.
    
    Non so dove sia mio marito, ma lascio andare il pensiero. Le mani del massaggiatore stanno risalendo, sono dietro alle ginocchia, giocano con i nervi tesi, rilassandoli. Li prende tra le dita umide di oli, li rilascia, e scivola ancora con i palmi delle mani, stavolta sul retro delle mie cosce. Il movimento che imprime alla mia carne si riflette al centro del mio corpo. Inizio a sentire il calore che sale, con le labbra che stanno chiuse, ancora, tra loro, ma che iniziano a farmi sentire una voglia che riconosco.
    
    - Non correre, non correremo - dice, come se ...
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