1. Sono una cosa. Cap 4


    Data: 04/10/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Chiodino

    ... mia verginità, però, se non oggi, domani o tra qualche giorno che differenza fa? Non è brutto, neppure vecchio tutto sommato. Un uomo di una trentina d' anni. Forse meno forse più. Non un ganimede...ma ben fatto, e sa quel che vuole e prende quel che vuole. Ed anche questa sera vuole me. Busso e senza attendere, come cioè devo, entro. Nel farlo mi rendo conto di non essere “a posto”. Indosso cioè la vestaglia che uso in cucina. Mi immobilizzo, mi scuso, giro sui tacchi e fuggo in cucina. Poi...devo pur tornare ed è meglio non si arrabbi di più. Busso di nuovo ed entro di nuovo,ad occhi bassi. Fossi una cagna avrei anche le orecchie basse, Padrone. Lui ride. Sei una cagna ed hai le orecchie basse. Su vieni. Tre bacchettate in tutto, finisce dopo un attimo. Penso che tre bacchettate siano meno di quanto merito, Padrone. Di nuovo ride. Sai perché sono così generoso? A testa bassa, soddisfatta, quasi sorridendo per il sollievo causato dalla sua decisione, temevo persino una dozzina di frustate, dico di non saperlo. Poco dopo mi alzo dal letto. Tre bacchettate non sono niente e non ha calato la bacchetta con troppa energia. Chi ci osservasse vedrebbe una ragazzetta rotondetta che per alzarsi dal letto volta le spalle a l' uomo e sorride soddisfatta. La vede contornare il letto, completamente nuda, raggiungerlo e scostargli la veste da camera scoprendone il ventre. Un attimo brevissimo di esitazione. Poi un movimento del capo verso l' inguine di lui. Impercettibile quasi, alzando ...
    ... di nuovo il viso che sta arrossendo gli chiede: posso, Padrone? L' uomo china il capo e porta la sinistra alla nuca di lei premendo leggermente. Gli bacia il membro, con gran delicatezza poi si ritrae. Continua schiava. La giovane si sta dando della idiota. Sta succhiando il cazzo de l' uomo. Lentamente, con la sapienza congenita però di infinite generazioni di femmine. Lo succhia sperando di non dover andare molto oltre, che non le chieda nulla più di quanto abbia già ottenuto in quei giorni. Lo sente gonfiarsi, inturgidirsi ed e felice di avere su lui un simile potere, felice di essere una donna, per un attimo neppure le spiace essere prigioniera di quel' uomo che anzi dice di considerarla una sua schiava, un oggetto del suo piacere e niente altro. Anche l' uomo, il Padrone di lei, esulta nel suo intimo, Gode della carezza sia pure inesperta che la giovane donna gli prodiga dimostrandosi ben avviata sulla via della sottomissione totale cui lui mira. Giovane e bella. Non una bambina e certamente non una vamp da rotocalco. Snella e ben proporzionata. Lineamenti sottili, il seno proporzionato e sodo, con i capezzoli un poco rivolti verso l' alto. Caviglie sottili, gambe lunghe e ben tornite mentre gli occhi sono due pozze in cui, lo sa bene lui, è fin troppo facile sprofondare e perdersi, due pozze che da verdi mutano in un attimo al blu cobalto. Non perfetta ma...adorabile. E sarà, anzi già è sua. La vuole piegare senza spezzarla, se non vuole perda quel guizzo interiore che ...
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