1. Bordello (5)


    Data: 11/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio

    ... instante il mio cervello, dove mi esplode in una vampata dirompente.
    
    Tutto il letto trema e il mio sfintere si spalanca all’inverosimile. “Tira fuori il cazzo, ora!”, urla Gino, rivolgendosi allo stallone che mi sta scopando. D’un tratto i miei intestini si liberano di quel grosso corpo estraneo, proprio un attimo prima che i muscoli del mio culo si contraggano e lo stritolino, magari mungendolo e costringendolo a sborrare.
    
    “Ma questo culo è vivo!”, ansima lo stallone, ammirando l’aprirsi e il chiudersi della mia rosellina a causa delle convulsioni che mi dominano. Mi accascio sul letto tra le gambe dell’amico di Paride, aspettando che l’orgasmo anale si esaurisca. Quando finalmente succede, questi mi invita a salirgli sopra e ad impalarmi sulla sua mazza, ormai svettante come un obelisco.
    
    L’orgasmo ha reso il mio buco morbido e gli umori che ho secreto agevolano la penetrazione. “Sei un forno, tesoro!”, mi sussurra l’uomo, che comincia a ondeggiare il bacino, mentre le sue mani mi massaggiano le chiappe.
    
    “Vuoi scoparlo anche tu, amore?”, chiede Gino a Paride, mentre ha ancora dentro la sua possente virilità.
    
    “Magari! Ma… tu?”.
    
    “Oh, non preoccuparti! Troverò un diversivo!”, e, con la coda dell’occhio, vedo che i due si scollano e Paride monta sul letto alle mie spalle. Intanto, l’uomo che prima mi ha ripassato ben bene mi compare davanti. Anche lui sale sul letto e mi offre da succhiare il suo nerchione palpitante. Mentre lo inghiotto, scorgo Gino ...
    ... abbandonare poltrona e andare verso la porta della camera: con le gambe divaricate, alza le braccia e le appoggia agli stipiti. Qualche secondo dopo, il buttafuori di turno (Igor deve essere andato via) gli si pianta davanti e gli infila una mano tra le cosce. Deve averlo invitato ad avvicinarsi con qualche moina e quello non ha resistito. Quando due dita dell’energumeno gli affondano nella vulva, Gino si irrigidisce e geme. Il ragazzo inizia a sditalinarlo e il corpicino del mio amico vibra di piacere, mentre le sue mani stringono forte gli stipiti. Solleva una gamba per aprirsi di più, rischiando di cadere per la violenza con la quale le convulsioni lo scuotono. Il buttafuori, allora, gli cinge la vita e lo sorregge, così incollando il proprio corpo al suo. Questo deve eccitarlo parecchio, perché tira fuori le dita dalla passera del trans e si slaccia velocemente i calzoni. Un rumore di cinghia mi fa capire che si sta sfilando la cintura. Poi si apre la patta e si smanetta un po’ il cazzo. Quindi, dà un colpo secco di reni e affonda nella vagina del mio amico.
    
    “Oh, quanto sei maschio!”, rantola Gino, aggrappandosi al collo dello stallone.
    
    “Wow, Paride!”, esclama l’uomo su cui sono impalato. “La tu amichetta è proprio troia!”.
    
    “Certo che lo è! Non l’avevi ancora capito?”, risponde l’altro, che è ancora alle mie spalle. “Vediamo se anche questa lo è abbastanza!”, aggiunge, e sento il suo enorme glande premere contro la mia rosellina, già violata dalla mazza del suo ...