1. COME CONDURRE UNA BRAVA RAGAZZA SULLA STRADA DELLA DEPRAVAZIONE


    Data: 12/01/2019, Categorie: Etero Autore: devilinmissjones, Fonte: RaccontiMilu

    Conobbi Vanessa in treno. Sembrava la tipica brava ragazza, capelli lunghi tendenti al riccio, fisico leggermente rotondo, una bella pelle color avorio. Ci tenemmo in contatto per un po�, poi una sera vi vedemmo a Roma dove studiava. Io arrivavo da un viaggio all�estero, era l�inizio dell�estate e la sua compagna di appartamento non c�era, quindi si offrì di ospitarmi. Dovevo dormire nel letto a fianco, ma presto le nostre mani si intrecciarono. Vanessa mi raccontò della sua unica esperienza, un ragazzo con cui aveva perso la verginità e con cui poi si erano lasciati. Ci ritrovammo nel suo letto, le nostre labbra e poi le lingue che si incontravano. Ormai quasi nudi, il mio petto sulla sua schiena, il mio cazzo si strofinò sul suo bel culo sodo fino a che inondai le sue chiappe e la sua schiena fino ai capelli.�Ma mi hai lavato!� protestò scherzosamente.Per quella notte finì lì, ma l�estate procedeva. I miei genitori erano partiti ed io ero solo a Ferragosto. Invitai Vanessa, andai a prenderla in auto alla stazione. Mentre metteva a posto i suoi vestiti nell�armadio la baciai, lei si stava cambiando e rimase a petto nudo, io succhiavo la bocca e i suoi seni appuntiti. Dopo cena ci spostammo in terrazza, avevo preparato fragole e gelato col liquore. Ci imboccammo a vicenda, slinguandoci e accarezzandoci. Vanessa aveva ancora qualche esitazione a lasciarsi andare, si ritraeva ogni volta che la mia mano le scendeva sulle gambe. �mmmhhh� sospirava però mentre con la lingua ...
    ... indugiavo sui suoi capezzoli che sapevano di gelato e liquore.Sudati e appiccicosi, scendemmo a farci una doccia. Ormai Vanessa non poteva più ignorare il mio cazzo sempre più turgido accostato al suo corpo, ma si ritrasse ancora una volta quando lo ebbe a portata di bocca �Te lo succhierò dopo, a letto� promise.Ma insaponandoci la voglia del suo culo mi tornò sempre più forte e le passai la mano insaponata nel buco fino ad infilarci uno e poi due dita. Vanessa era appoggiata al muro, la sentivo mugolare sotto il mio petto. Spinsi il cazzo e le fui dentro lo sfintere, fu più liscio del previsto, anche se non entrai tutto. �Aaahh�.� La strinsi a me, le strinsi il seno, continuando a spingere, sentivo il suo buchetto stringermi come un pugno e lo estrassi schizzandola tutta, mentre entrambi ansimavamo.A letto, Vanessa fu di parola e me lo prese in bocca lungamente, al buio, finché non ci addormentammo.Al mattino, il risveglio con lei nuda accanto mi mise subito su di giri. Le chiesi se aveva voglia di fare un gioco. Fece sì con la testa, ma aggiunse �se ti chiedo di fermarti, tu ti fermi vero?� . Detti la mia parola.Avevo un grande letto in ferro battuto e la legai con dei foulard e la cintura di un asciugamano, mani e piedi, senza stringere troppo. La bendai. Le spiegai che avremmo avuto un desiderio a turno da chiedere all�altro. Cominciò lei, chiedendomi di accarezzarle i seni. Li accarezzai e baciai con delicatezza. Poi toccò a me. Le porsi il mio cazzo e stavolta lo imboccò ...
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