1. Trappola per noi


    Data: 13/01/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Quella sera era abbastanza tardi, io rivolgevo lo sguardo fuori dalla finestra osservando il vivaio, avevo addosso una di quelle canottiere da notte che arrivano al ginocchio, che lasciano la schiena scoperta fino alle scapole. In quell�attimo sentii battere alla porta, cautamente aprii e lì davanti m�apparisti inaspettatamente tu. Io t�ho spontaneamente abbracciato, in quel frangente hai stentato, in seguito m�hai stretto a te tastandomi con dovizia le chiappe. Io t�ho adocchiato sogghignando, intanto che la mano che prima era intorno alle mie spalle l�hai fatta arrivare con piacevolezza lungo la mia schiena. Hai fatto qualche passo avanti senz�interrompere quella stretta così amabile e affettuosa, con un piede hai spinto in conclusione la porta fino ad accostarla del tutto. Dopo m�hai collocato delicatamente per terra, nel tempo in cui accompagnavo un dito sulle mie labbra senza riuscire a sganciare la vista dalla tua aitante e robusta figura.Ti sei sfilato la casacca che avevi sopra e ti sei seduto davanti a me scostando il mio dito e posando il tuo sulle mie labbra. Senza spiattellarci niente, senz�emettere un suono, ma solamente squadrandoci ho dischiuso le mie labbra baciando dapprima il tuo dito, intanto che la mia lingua sempre cupida e lussuriosa ha cominciato a scivolare su di esso. Successivamente ho abbrancato il tuo polso lasciando che la mia lingua scorresse fino a giungere sul tuo collo. Con una movenza tenue mi sono collocata sopra di te cingendoti con le ...
    ... gambe, senz�interrompere di leccarti il collo. Le tue mani finalmente si sono posate sulle mie cosce, fino a giungere sul mio sedere, mentre un tuo dito accarezzava il mio delizioso solco.Con la testa ti sei chinato, come nel voler sbaciucchiare le mie tette, io ho posato le mie mani dietro il tuo collo spostandomi lievemente indietro, per donare i miei seni alle tue labbra smaniose. Da sopra la maglietta da notte hai cominciato a infastidire i miei capezzoli tormentandoli, in quanto questi ultimi hanno controbattuto senza farsi troppo attendere, diventando rigonfi e tumidi sotto le carezze della tua lingua.Io ero abbandonata completamente a te, alle tue carezze, assieme a quei gemiti leggeri quasi sussurrati, visto che hanno rotto quel silenzio serale. Le tue mani sono salite fino ad arrivare sotto le mie ascelle, m�hai sistemato davanti a te in piedi, ci siamo guardati e in un attimo ci siamo capiti. Io mi sono voltata, mi sono chinata esponendoti le mie chiappe mentre mi toglievo gli slip, tu senza freno e quasi con rabbia m�hai afferrato le cosce, io t�ho lasciato fare, mentre le mie mani raggiungevano le tue.Con un sorriso che sfiorava la perversione t�ho fermato, mi sono girata sfilandomi la maglietta da notte. Adesso mi fletto sulle ginocchia e impugnando la tua faccia tra le mani ti bacio, laddove le tue mani ritornano sui miei glutei, invitandomi a ritornare nella posizione precedente. Io proseguo nel baciarti, invasa dalla foga, dalla crescente esaltazione, giacché ...
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