1. Il fratello di mio marito (parte prima)


    Data: 18/01/2019, Categorie: Etero Autore: Mimmo L scrittore hard production, Fonte: EroticiRacconti

    Il fratello di mio marito racconto erotico-hard tratto da una storia vera. Di Mimmo L scrittore hard production Parte prima Olimpia, una fantastica bbw rossa, trentasettenne, 6^ di reggiseno, figa da bufala, semirasata , un paio di coscione non lardose, ma ben tornite. Ella è sposata, con un piccolo delinquente di provincia, ha una figlia piccola da mantenere; e, poiché il marito “visti i molteplici precedenti penali”, è quasi sempre in collegio, a volte, agli arresti domiciliari, sbarca il lunario facendo marchette per i paesi viciniori al suo comune di residenza. In una calda ed afosa mattinata d’agosto mentre, passeggiava per il giardinetto del paese in cerca di fortuna, incontra Rocco, suo vecchio amico di scuola media che, trovandosi in vacanza, la riconosce; e, dopo i convenevoli di rito, alla domanda di lui: “se fosse sposata e che lavoro facesse”, lei gli risponde raccontandogli in breve le sue vicissitudini. Rocco ascoltandola e, constatata la sua drammatica situazione, decide di darle un piccolo contributo economico senza nulla chiederle in cambio; ma lei, ormai assuefatta al mestiere più antico del mondo, decreta di disobbligarsi ugualmente, proponendogli di andare a casa di sua madre, distante poche centinaia di metri dal giardinetto. Rocco: buongiorno signora, mi scusi se la importuno! Ma se, non erro lei, dovrebbe essere: Olimpia, Olimpia Spiralli. Olimpia: sì, sono proprio io! Lei, chi è, come fa a sapere il mio nome? rocco: strano che, non mi hai subito ...
    ... riconosciuto; io sono rocco, Rocco il guastafeste! Andavamo a scuola media assieme alla sant’Anna, ti ricordi!? Olimpia: ah, sì ora, ricordo! Alla scuola sant’Anna! Ricordo che, ti chiamavano: “il guastafeste!” Sai sono passati tanti anni! Rocco: che fai ora, ti sei sposata!? Olimpia: sì, mi son sposata, in salute sto bene il fatto è che, son senza lavoro. Tu, invece? Rocco: io lavoro al nord Italia, in una fabbrica che produce batterie per auto e, sono padre di due magnifiche bambine! Tu, hai figli!? Olimpia: ho una figlia che frequenta la scuola elementare; mio marito, è anch’egli disoccupato e, purtroppo per scelte di vita sbagliate, si trova a dover entrare ed uscire dal carcere; ora per esempio, è agli arresti domiciliari per una vecchia pena che, aveva da scontare. Rocco: capisco e, mi dispiace tanto! Certo che, è una situazione abbastanza tragica la tua! Ma almeno, hai provato a cercare un lavoro per te!? Olimpia: certo che sì! Ma, non vi è nulla in giro; il lavoro di badante, è ormai in mani rumene; che, per pochi spiccioli lavorano h24, ho di recente fatto domanda come operatrice ecologica a tempo determinato presso l’azienda della nettezza urbana; ma ancora, non sono stata chiamata, ho sentito dire che “per dirla con Lino Banfi” se, non ti fai inchiappettere da qualcuno che comanda in quell’azienda,: “campa cavallo che l’erba cresce!” Rocco: comprendo! Ora, come fai a vivere!? Olimpia: beh, prendo il sussidio dai servizi sociali e, devo esserti sincera, quando capita ...
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