1. Quello che lui non sa


    Data: 21/01/2019, Categorie: Tradimenti Autore: lastchance, Fonte: Annunci69

    Un po' un racconto, un po' un invitoper chi già mi conosce.
    
    P.
    
    Ormai è un pò che giochiamo, e mi pare che alla fine io ci stia prendendo veramente gusto. Ogni volta nuove sensazioni nuovi sapori, dimensioni diverse e nuovi giochini… ed orgasmi, belli e potenti o leggeri a continuativi ora da uno, ora dall’altro….
    
    E alla fine sempre tu come vieni dentro per ultimo , ma che sei il primo nel mio cuore….
    
    Ma stasera sei via, ed è una sera strana per me, ho voglia di far l’amore… ma tu sei lontano. Quando esco dal lavoro decido di fare un giro al supermercato… mi rilassa girare tra gli scaffali, scegliere, guardare… il carrello si riempie, ma c’è sempre quella vocina in testa, mi ritrovo a guardare tra le gambe un signore di mezz’età immaginando il contenuto dei suoi pantaloni. O a guardare il viso di quel ragazzo , che tra l’altro ha un bel culo… cerco di distrarmi, di pensare ad altro… ti chiamo… ma tu sei ancora sul lavoro, mi liquidi in fretta, mi richiamerai più tardi… finisco il giro.
    
    Mi avvicino all’auto e comincio a caricare… qualcuno si avvicina… Ciao… o mannaggia Carlo, uno con cui abbiamo giocato molte volte. Lo saluto, lui chiacchiera, mi aiuta a caricare…io sono un po’ imbarazzata. Quando l’ho incontrato c’era sempre Gianni… e stasera in più c’è quella voglia…mi invita a cena… resisto, ma alla fine cedo al suo corteggiamento… solo una cena cosa vuoi che sia…
    
    A cena tutto procede bene. Lui è amabile, distinto, di compagnia. Ogni tanto mi guarda ...
    ... negli occhi in modo languido, ma nulla di più…a metà cena mi chiama Gianni, parliamo qualche minuto, ma non mi viene da dirgli che sono fuori a cena con Carlo. Lui mi crede a casa, sola, mi chiede se ho in programma di stirare , di guardare la tivu. Mi dice che sta andando a cena, cerca di strapparmi una promessa di un po’ di sesso telefonico… dopo, più tardi…dico un si incerto…lo liquido, mentre Carlo mi guarda con un sorriso sornione…usciamo, facciamo due passi chiacchierando.
    
    Poi quando mi ha quasi riaccompagnato alla macchina mi chiede se ho ancora quella wodka, quella alla miele…Si, ne vorresti un po’ stasera? Cosa sto dicendo… l’ho invitato a casa di fatto…me ne rendo conto solo adesso… Arrossisco, peggio ancora…Lui mi ha già risposto… mi ha detto di si, che mi segue con la macchina, che la gradirebbe davvero tanto…balbetto un va bene, salgo in macchina… lui si allontana… mi manca il respiro.
    
    Che faccio? Scappo? Ma lui sa dove abitiamo ci è venuto un sacco di volte… Lo chiamo , gli dico che ho cambiato idea? Mentre penso che fare un’auto si avvicina e si ferma. E lui . mi aspetta.
    
    Parto, un po’ confusa, mi dirigo verso casa, venti minuti di auto in cui ho pensato a come liberarmi di lui, ma… Non so se è quello che voglio….
    
    Arriviamo a casa… mi aiuta a scaricare… saliamo carichi di pacchetti e borse…entriamo… sistemiamo gli acquisti… chiacchieriamo un po’. Poi lui mi ricorda… la wodka allora me la fai assaggiare? O mi mandi in bianco? Arrossisco…capisco le ...
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