1. Pazza per il cazzo nero


    Data: 23/01/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Malenamorbida, Fonte: Annunci69

    Questo racconto è una storia vera!
    
    E' un pò di tempo che la vita sessuale con il mio uomo si è fatta sempre più noiosa. Lui ha poca voglia, poca fantasia, poco tempo da dedicarmi. Era qualche mese che un giovane amico nigeriano mi corteggiava, spesso mandandomi anche le foto del suo cazzo duro e dei suo torso atletico. Ho provato a resistere, ma dopo giorni di masturbazioni frenetiche ho deciso di cedere e incontrarlo con lo scopo di farmi fottere come mai prima d'ora.
    
    Ci siamo visti in una stradina isolata vicino casa sua, in un paese vicino al mio. E' una bella sera di Agosto, fa caldo ma non troppo. Lui entra in macchina più sexy che mai, gli occhi due fessure, una tshirt bianca attillata che fa risaltare il nero della sua pelle, jeans attillati con dentro il culo più bello che io abbia mai visto e due cosce atletiche e muscolose. Inizio a leccarmi le labbra solo a guardarlo. Si gira verso di me, e avvicina la sua bocca alla mia. Respiriamo così, con le bocche a due millimetri di distanza, guardandoci negli occhi. Cedo e mi avvicino, infilandogli la lingua in bocca freneticamente. Rapido mi infila una mano nel vestitino scollato che indosso e mi acchiappa un capezzolo facendomi gemere.
    
    Ansimo per la voglia. Inizio a strofinargli le mani sul cazzo, che sento già bello duro sotto i jeans. "Aspetta" mi dice con la voce roca. "Andiamo in un posto più tranquillo". Guido fino ad una spiaggetta appartata, sento i miei umori colare e vorrei implorarlo di scoparmi subito. ...
    ... La spiaggia è deserta, ma decidiamo comunque di metterci in un angolo appartato. Sappiamo entrambi che non sarà una sveltina, e che ne avremo per tutta la notte.
    
    Stendiamo due teli vicini, mi siedo ed immediatamente me lo trovo addosso. Mi strappa praticamente i vestiti. Lui è altro, magro e muscoloso. Io sono di altezza media, morbida ovunque, con un seno sodo dai grossi capezzoli chiari (una sesta misura) ed un monte di venere bello carnoso perfettamente depilato.
    
    Ci baciamo sempre con più foga, la sua lingua è calda, le labbra morbide, mugolo di piacere mentre con le mani grandi e callose mi strofina i seni, finalmente liberi. Ne prende uno in bocca, strizza l'altro tra le dita. "Forte, più forte" inizio a strillare. "Mordili, fammi male, fammi sanguinare". Nel frattempo gli tiro fuori il cazzo, duro e bagnato. E' bello grosso ma soprattutto lungo. Non vedo l'ora di farmi sfondare. Mi apre le gambe con rabbia, con le mani sempre intente a torturarmi i grossi capezzoli, durissimi e lucidi della sua saliva. Infila la testa tra le mie gambe, e con la lingua prepotente inizia a leccarmi. Mugolo sempre più forte, lo supplico di continuare, di mettermelo dentro, gli dico che sarò sua per sempre, che non mi stancherò mai di farmi scopare. Alza la testa, la bocca lucida dei miei umori copiosi. "Zitta, troia". Continuo imperterrita a gridare, il piacere è troppo forte. Ho gli occhi chiusi e sono in estasi. Con il pollice mi strofina il clitoride, l'indice è dentro la mia figa ...
«123»