1. Sara, la Webcam Girl 2 - Chat privata


    Data: 25/01/2019, Categorie: Esibizionismo Autore: LovelySara, Fonte: EroticiRacconti

    Per lei era un discorso chiuso. A turbarla, forse più di tutto il resto, era stata la constatazione di come si fosse lanciata senza paracadute in un mondo che non conosceva affatto. Al mattino non sapeva neppure che siti del genere esistessero, nel pomeriggio si stava già spogliando su uno di essi. E se qualcuno che la conosceva l'avesse vista? Se l'avesse raccontato ai suoi genitori, o ai suoi amici? Aveva deciso di rinunciare all'idea di fare soldi in quel modo, e si era ributtata in un mondo che non le piaceva ma di certo le era più familiare, quello dell'invio dei curriculum. Tramite la sua amica Elisa, che aveva incontrato per un caffè (guardandosi bene però dal raccontarle di quell'esperienza così personale che aveva appena vissuto), era anche riuscita ad ottenere un colloquio. Si trattava di un lavoro in un'agenzia organizzatrice di eventi, proprio lì a Milano. Sara era andata a incontrare i due titolari carica di entusiasmo e speranze, disattese tuttavia nel momento in cui le fu spiegato che la figura professionale che cercavano era più o meno quella di una stagista, e che la paga si aggirava intorno ai 300 euro mensili. «Sai, sono momenti difficili e siamo agli inizi, non possiamo permetterci di più in questo momento» le avevano detto. Quante volte aveva già sentito frasi di quel genere? Eppure, vista la sua situazione attuale, aveva deciso di rendersi disponibile per quell'incarico. «Ti faremo sapere entro un paio di giorni» le avevano detto salutandola, e mentre ...
    ... tornava verso la macchina non poté fare a meno di pensare una cosa: un lavoro da 300 euro al mese le sembrava quasi più degradante di quello da camgirl. Quel venerdì sera non aveva alcuna voglia di andare a cena dai suoi genitori, ma ormai glielo aveva promesso e ora tirarsi indietro le sarebbe pesato più della cena stessa. Il guaio era che poco prima di uscire di casa aveva ricevuto una brutta notizia. Uno dei due titolari dell'agenzia, quello che durante l'incontro le era sembrato più alla mano, l'aveva chiamata per dirle che avevano scelto un'altra ragazza. E indagando con poca discrezione, Sara era riuscita a farsi confessare che la decisione era stata condizionata dall'età più giovane dell'altra candidata. "Meglio così" pensò tra sé e sé dopo aver riagganciato, ritenendo che non ne valesse la pena. Però sotto sotto ci rimase male, soprattutto per la motivazione che le era costata il posto. «Ciao tesoro, benvenuta» la accolse calorosamente il padre, aprendole la porta. Con lui aveva sempre avuto un buon rapporto, forse anche perché era molto riservato e ci pensava sempre due volte, prima di farle domande potenzialmente difficoltose. Una premura che invece la madre non le riservava, anzi sembrava quasi che ci godesse a metterla in difficoltà con le sue domande. «Ci vieni alla festa di Alberto, vero? - le chiese prima ancora che si sedessero a tavola - Se vuoi il regalo glielo facciamo insieme. Cioè, se tu preferisci così». Alberto era suo nipote, e di lì a pochi giorni ...
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