1. Bisex


    Data: 27/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: karl007

    Sono sposato, eppure con qualche vizietto bisex... come tutti??? La versatilità e la compatibilità dei rapporti tra maschi non ha uguali. Forse perché ragioniamo con lo stesso c...azzo.
    
    Il mio inizio è lo stesso di tutti, con la pubertà gli ormoni aumentano. Fino ai diciotto anni è stato un susseguirsi di ormoni impazziti, in cui tutto per un ragazzo com'ero era eccitante e sexy. Praticamente mi attirava tutto ciò che si muoveva... Femmine, soprattutto...
    
    Finché assieme alle normali voglie, mi ritrovai non so come a fantasticare su uno dei miei professori. Non mi sentivo gay, ma cavolo quanto lui mi piaceva... e mi eccitava... praticamente dedicavo a lui ogni sega che mi facevo.
    
    Non era propriamente un adone, ma era molto alla mano con noi studenti e ci faceva sempre passare delle belle ore. Quando spiegava si alzava e camminava per la classe, e per tutto un semestre mi son scoperto ad osservargli il pacco. Dai jeans si intuiva che aveva un gran bel cazzo.
    
    Una volta mi dovetti trattenere da allungare la mano e palparglielo davanti a tutta la classe... Per fortuna riuscii a trattenermi quella volta, ma era chiaro che l'idea di lui e me si faceva strada nella mia testa.
    
    Un giorno, durante l'ora di laboratorio, esordì dicendo: "siamo rimasti indietro con le interrogazioni, ne farò qualcuna mentre fate l'esperienza di oggi. Tanto lavorate in coppia, ed uno dei due può essere interrogato".
    
    Le interrogazioni a sorpresa fanno sempre paura, e anch'io ne avevo, anche ...
    ... se era la mia passione che mi metteva sotto pressione. Cominciò da un'altra coppia, e poi toccò al mio compagno di laboratorio. Quando terminò ormai mancavano solo 10 minuti, e quindi sperai che non toccasse a me. Ed invece mi chiamò lo stesso.
    
    Col cuore che mi batteva a mille, per la paura dell'esame e per la soggezione di stare a tu per tu con lui, mi avvicinai alla scrivania. In laboratorio non c'era la lavagna, e le interrogazioni venivano fatte da seduti, guardandosi diritti negli occhi. E le gambe si sfioravano...
    
    Iniziò a farmi delle domande, e sforzandomi di stare concentrato sulla materia, riuscii a dare delle buone risposte...
    
    E all'improvviso suonò la campanella, l'ultima ora era finita.
    
    I miei amici se ne stavano andando, e io gli dissi: "dovrei andare...", e lui rispose: "l'ultima domanda e abbiamo finito".
    
    Aspettò che tutti fossero usciti, e poi chiuse la porta. Si avvicinò a me e mi fece l'ultima domanda: "perché mi guardi il pacco? Ti interessa il mio cazzo?".
    
    Rimasi a bocca aperta, non pensavo si fosse accorto dei miei sguardi.
    
    "Puoi toccarlo, se vuoi".
    
    Ma io ero totalmente bloccato e in soggezione. Io a sedere cercando di sprofondare nella sedia, lui dritto avanti a me che si avvicinava mostrandomi orgoglioso il pacco che si gonfiava dentro ai pantaloni.
    
    Mi prese la mano e se l'appoggiò sopra. Mi obbligò a lasciarla lì, e poi si slacciò i pantaloni. Era già bello duro, e si intuiva anche se era compresso dentro le mutande, che era ...
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