1. Una strana avventura


    Data: 28/01/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: oldconsumer, Fonte: RaccontiMilu

    CAPITOLO 1Mi sentivo bene.Un senso di tranquillità e serenità mi accompagnava mentre stavo rientrando a casa.Mi aveva chiamato alla mattina presto per dirmi che era riuscito a liberarsi per quel pomeriggio. Una gioia immensa s’impossesso di me al pensiero di vederlo e l’ansia dell’attesa condizionò il resto della giornata, sino a quando non lo raggiunsi in Paradiso. Il Paradiso era il nome di un discreto alberghetto in campagna, dove ci incontravamo,ormai da sei mesi,nei sui rari pomeriggi in cui riusciva ad evadere dal lavoro e raggiungere la mia città. Per noi quella camera era veramente il ParadisoMi sentivo appagata.In quel pomeriggio avevo raggiunto vette incredibili di piacere. Lui ormai conosceva ogni centimetro del mio corpo,sapeva come raggiungere le fonti più nascoste da dove sgorga il mio piacere,ed unendo gentilezza e una piacevole violenza, sapeva portarmi a livelli di piacere mai provati primaMi sentivo fortunata.Riuscivo a godere dei piaceri del sesso nel modo più completo .e con grande intensità. Sapevo godere e far godere e quei momenti erano i più belli della mia vita e non erano mai troppi.Avevo due uomini meravigliosi, ma diversi ,ad occuparsi di me: lui, con la sua ricerca del mio piacere più che del suo ,era riuscito a farmi delirare e mio marito,che amo tantissimo e che non mi fa mai mancare niente in fatto di sesso, ma,forse, perché sono la sua donna, non ha mai osato superare i limiti dell’amore per sconfinare nella passioneMi sentivo ...
    ... desiderabile.Domani compirò 40 anni , ma il tempo non ha ancora intaccato la bellezza del mio corpo.Mi piaccio.Questa mattina, mentre facevo il bagno prima di raggiungerlo, immersa nell’acqua profumata ,sfioravo la mia pelle vellutata,i miei due grossi seni ben sostenuti e morbidi ed i miei glutei sodi e pieni e, mentre mi asciugavo, mi rimiravo nello specchio e capivo perché gli uomini sbavavano per meMi sentivo felice.La vita in questo momento mi stava riservando, forse, i momenti migliori della mia esistenza.E dire che la giornata non era iniziata bene, perché,dopo la sua telefonata, mi affrettai ad andare a fare delle compere .Salita in macchina ,non so se per l’emozione o la fretta,non sono riuscita. in alcun modo a farla partirePensando che potesse esserci qualche guasto non immediatamente riparabile, gli telefonai. Lui disse subito che sarebbe passato a prendermi, ma gli dissi di no.Sin dall’inizio avevamo deciso di non fare mai nessuna imprudenza , per cui gli dissi che avrei preso il metrò e che venisse a prendermi al terminal.Questa è la ragione per cui sto rincasando in metropolitana ed è stato un viaggio piacevolissimo, perché, la mancata tensione della guida, mi ha permesso di riflettere un po’su tutto e godere piacevolmente di queste belle sensazioniPurtroppo era arrivato il momento di scendere.Ancora 800 metri di passeggiata e sarei stata a casa e, mentre camminavo, pensavo a mio marito e sorrisi al pensiero che sentivo il desiderio di fare l’amore con lui quella sera.Mentre ...
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