1. Diario di un passivo


    Data: 29/01/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: 00dixy00

    ... sei bravo. Prendilo in mano e segalo”
    
    Quel bastardo aveva capito dall'inizio che lo volevo.
    
    Lo tocco, lo stringo nella mano e incomincio a segarlo.
    
    Oddio che magnifica sensazione. Impazzivo per quel cazzo. Più facevo su e giù, più diventava grosso.
    
    Mio zio da seduto che era, ora è coricato e con gli occhi chiusi che si gode la sega. Non durò allungo. Molto probabilmente, per come sono andate le cose, l'eccitazione era altissima e dopo pochi minuti mio zio fece una quantità immensa di sborra. Uno schizzo gigante che finì sul suo corpo e il resto che colava sulla mia mano.
    
    Oddio, mi piace anche la sua sborra, pensai. E' bianca, densa, caldissima e ha anche un buon odore. Che mi stava succedendo?
    
    “Bravo Luchino” “da oggi le seghe me le fai tu”
    
    Io sorrisi per acconsentire.
    
    Quella sera ero un misto di sensazioni. Ero felice ed eccitato per quello che era successo ma ero anche preoccupato per quello che poteva accadere se qualcuno ci avrebbe visto fare certe cose.
    
    So solo che quando pensavo a quel cazzo mi saliva l' eccitazione e non vedevo l'ora di ritoccarlo e questo bastava per fregarmene delle conseguenze. Pensai che quello che stavo facendo era proprio quello che volevo, era un mio desiderio e quindi la cosa giusta.
    
    Convinto di tutto ciò, l'indomani pomeriggio andai voglioso a trovare mio zio.
    
    Andammo in camera sua e dopo che chiuse la porta mi disse che mi stava aspettando e mentre lo diceva tirò fuori il cazzo e si mise comodo sul ...
    ... letto.
    
    Io iniziai a toccarlo ma questa volta lo feci con più passione, l'accarezzavo dappertutto, palle, la base del tronco, la cappella. Come se volessi conoscere bene quel cazzo meraviglioso. Lo segavo, lui era di nuovo con gli occhi chiusi. Forse pensava a qualche ragazza o forse era veramente eccitato per me.
    
    Incominciammo un dialogo con voci basse ed eccitate:
    
    “Haaaa... che manina da fata”
    
    “Ti piace zio?”
    
    “Si”
    
    “Anche a me”
    
    “Se eri una ragazza te lo mettevo in bocca”
    
    Presi la palla al balzo:
    
    “Non sono una ragazza ma il coraggio di prenderlo in bocca ce l'ho”
    
    Subito non parlò, poi...
    
    “Succhiamelo troietta”
    
    Fantastico. Finalmente stavo realizzando quel sogno che da qualche tempo si faceva strada nella mia testa. In più quella frase mi fece venire un eccitazione incredibile.
    
    Aprì la bocca e feci entrare quel cazzo che mi piaceva da morire. Il gusto era buonissimo. Era il mio primo pompino che facevo. Mi muovevo su e giù fino a metà tronco e lui godeva come un maiale.
    
    Anche oggi, preso dall'eccitazione, mio zio venne dopo pochi minuti ma questa volta il suo cazzo era nella mia bocca ed io inesperto mi spostai e con la sborra che mi colava sul mento gli dissi:
    
    “ma che fai?”
    
    “Ingoiala” “è buona”
    
    Non ne era rimasta tanta in bocca e provai a buttarla giù.
    
    “Hai ragione” “è buona”
    
    “Allora puliscimi bene il cazzo con la bocca e ingoia tutto”
    
    Feci come mi aveva chiesto.
    
    Da quel giorno mio zio mi faceva vedere film porno di ragazze ...