1. In treno


    Data: 30/01/2019, Categorie: Etero Autore: pepsie

    ... libero, è bello duro, lo accarezzo prima per poi prenderlo in mano. Partendo dalla cappella scendo lentamente con una mano fino alle palle per poi soffermarcisi un po'.
    
    Appoggio la lingua contro la pelle, ha un sapore dolce, è caldo, mi soffermo nella sua cappella dando baci e giocandoci con la lingua disegnando dei cerchi.
    
    Percorro tutta la sua lunghezza con la punta della lingua, per poi prenderlo tutto in bocca e iniziando a succhiare a ritmo prima lento e poi sostenuto.
    
    Glielo succhiavo avidamente con le sue mani che premevano sempre più sulla mia testa ma con dolcezza.
    
    Il suo membro pulsa, lo sento, continuo a succhiarlo con più voglia, aggiungendo pure le mani, mentre lo sego la mia lingua è attirata principalmente dalla sua cappella e da quella vena che sembra sempre più grossa.
    
    È alla mia mercé, mi basterebbe solo chiudere la bocca, stringere un istante i denti per farla finita.
    
    Lo sento gemere e respirare più forte, lo sento che cerca di allontanarmi da lui ma non glielo permetto, fino a quando mi ferma perché sta per venire, lo guardo e continuo a segarlo e a stimolare i suoi testicoli fino a farmi venire in mezzo ai seni.
    
    Raccolgo un po’ di sperma dal mio seno e me lo porto alla bocca per assaggiarlo, lo vedo che mi fissa, sorrido, mi lecco le labbra e poi mi rialzo in piedi e lo bacio.
    
    Ci puliamo e rivestiamo, sono quasi arrivata a Verona, mi preparo per scendere quando il suo cellulare squilla, mi sposto per lasciarli un po’ di spazio ma riesco lo stesso a sentire la conversazione.
    
    Sta parlando con il capo treno che gli fa i complimenti. Mi giro a guardarlo con una espressione confusa e stupita, e con una alzata di spalle Alessandro mi indica una telecamera sopra alla porta.
    
    “prossima fermata Verona “
    
    Mi dirigo alla porta, la apro ma prima di uscire mi rivolgo alla telecamera e mando un bacio al capotreno!
    
    “ciao Alessandro alla prossima”
    
    “contaci, la prossima tocca a me!”
    
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