Comanda lei! Pt.5
Data: 30/01/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Semiramis
LEI Lo guardavo con tutto lo sdegno, avevo disobbedito ai miei ordini. Il Porco era venuto senza che io gli dessi il permesso di farlo. Ero infuriata, la fica mi bolliva di voglia e non avevo il mio bel cazzo venoso da fottere. Ne avevo la bocca piena, me l’aveva infilato fino alla gola in macchina ed il primo schizzo di sperma mi era arrivato proprio lì prima che lo tirasse fuori per lavarmi i seni. Mi aveva detto, quindi, che io dovevo punire quel cornuto lurido che si nascondeva dietro le finestre immaginandomi a fare la puttana con chissà chi. Ora lo vedevo, come un verme davanti a me, chinato con la lingua sul pavimento. “La tua perversione non ha un confine, adesso ti faccio vedere davvero cosa si fa ai sottomessi come te”. LUI La vidi correre verso il suo soprabito adagiato sul divano, prelevò qualcosa dalle tasche, ripose un pacco di plastica sul divano e con un pugno chiuso venne verso di me. Aprì tenendo tra i lembi la sua mutandina bordeaux, era macchiata di quello che pareva essere sperma. “Ma come, mi avevi detto che non ti aveva scopato”. Ero già preso dalla voglia di fiondarmi su quella fica ma che non mi era sembrata reduce da una penetrazione e fu allora che lei ancora più irritata mi disse : ”Non peggiorare le cose, ti vedo già come un cagnolino scodinzolante, non mi ha scopata è così purtroppo… ora puoi tornare con la coda tra le gambe, mi fai sempre più schifo… volere in quel modo che la proprio donna venga usata”. Lo volevo così tanto ma ora ero preso da ...
... quelle mutandine che continuava a sventolare nervosa… LEI Dovevo umiliarlo davvero, e allora accettai i suggerimenti di Federico. “Vieni qui, da bravo porco, a quattro zampe, vieni ad assaggiare il seme di un vero maschio, so che ti piacerà…” Lo vidi avvicinarsi alle mutandine e iniziò ad annusare. “Mettile!” gli ordinai e lui subito si mosse ad indossarle. Mi allontanai e iniziai a guardarlo: ”Ma guardati, sembri proprio una fighetta appena sborrata, ti piace la tua nuova mutandina?” con voce flebile rispose di sì, stavo colpendo nel segno. “Da oggi la metterai tu, dimmi se ti piace” e lui subito:” Sì, mi piace”. Mi avvicinai e gli sputai di nuovo in faccia con sdegno :” Credo di non aver sentito bene, Porco, con chi credi di stare a parlare, tu sei nessuno e devi portarmi rispetto”. Allora lui con tono sommesso mi chiese scusa e mi disse che comandavo io. Gli aprii la fica davanti facendogli vedere quanto fosse bagnata:” Quella sborra doveva stare qui dentro, muoviti e pulisci la figa che ho voglia di godere”. Presi a masturbarmi e lui a raccogliere, zelante, i succhi della mia vagina, lo fermai e lo condussi in camera da letto. “Mettiti qui e aspettami, puoi iniziare a segarti”. LUI La aspettavo impaziente, la mano correva veloce sul cazzo. Non avevo tolto le mutandine, così mi era stato ordinato, ne avevo solo spostato un lembo e mi ero iniziato a masturbare. Mi sputai sul cazzo già umido, datosi che ero venuto poco prima. Lo sperma ancora fresco si appiccicava alla mia ...