Ladri in casa mia
Data: 31/01/2019,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Cuckold
Autore: Maxxximissimo
... appoggiarle una mano sulla gamba per poi cominciare a palpeggiare tutto il suo corpo. Lei impietrita, rigida non si muoveva, subiva inerme il trattamento per il momento delicato dell�uomo. Senza nessuna fatica, fece uscire le tette abbondanti dalla camicetta e prima con palpate profonde e dopo con la bocca, quel lurido essere si stava approfittando del procace seno di mia moglie. Intanto l�altro uomo si era anch�egli svestito ed accomodato al suo fianco sempre con la pistola in mano. La fecero girare pancia sotto mettendo in mostra il suo marmoreo sederino oggetto del mio desiderio che tanto era restia a concedere, vuoi per la piccola dimensione del suo ano vuoi per le misure del mio arnese di tutto rispetto. Si fiondarono senza attendere un�istante con le mani a tastare il culetto di mia moglie, uno di loro le diede anche un morso facendo dimenare dal dolore Giovanna. Si, Giovanna è il suo nome, mentre io mi chiamo Michele. Girata di nuovo pancia a l�aria la fecero stendere e le sciolsero il laccio che aveva stretto alle caviglie. Appena libere, iniziò ad agitare le gambe colpendo uno dei due uomini. Prontamente e suo malgrado con due forti schiaffi in volto la fecero calmare e, riprendendo la pistola appoggiata sul letto per agguantare il suo sedere, gliela piazzarono dritta al centro degli occhi. Complice anche la forza degli schiaffi Giovanna non potette far altro che tranquillizzarsi e subire il trattamento dei due uomini. Le divaricarono le gambe e strappato ...
... con forza il minuscolo perizoma che indossava uno dei due avvicinò la testa al sesso di mia moglie, che qualche istante dopo si irrigidì. Quel gesto era inequivocabile quel maiale stava leccando la patata di mia moglie. Il suo irrigidirsi durò poco, il maiale doveva saperci fare con la lingua perché il viso ed il corpo di Giovanna da teso che era diventò rilassato che quasi nella penombra della mia vista notavo il suo bacino muoversi verso di lui per accogliere meglio la sua lingua. L�altro uomo piazzando sempre la pistola in prossimità della sua tempia le tolse il bavaglio permettendole di respirare meglio. Prese fiato potentemente, si vedeva che quel bavaglio le era stato legato talmente stretto da impedirle di respirare. Ma il motivo della liberazione non era per agevolare il suo respiro ma anzi le sue dolci labbra stavano per essere tappate di nuovo, stavolta non da un bavaglio di stoffa ma da un batacchio di carne. Non avevo fatto caso prima a come erano piazzati tra le gambe i due approfittatori. Quello intento a leccarle la fica era steso a pancia sotto e non riuscivo a vederlo mentre l�altro aveva un cazzo di notevoli dimensioni che svettava già rigido in direzione della faccia di Giovanna. Ovviamente le avvicinò il cazzo alla bocca e lei non potette fare altro che accoglierlo. All�inizio, facendo caso all�espressione che gli spuntò in viso, non sembrava apprezzare il suo sapore o forse era male odorante, ciò nonostante l�uomo tentava di scoparle la bocca, ma con poco ...