1. Un'essenza rara


    Data: 05/02/2019, Categorie: Sensazioni Altro, Dominazione / BDSM Autore: Idraulico1999

    ... alabastri, a seguire i capitelli e i vasi giganteschi dell�epoca della casa regnante dei Ming. Un�avvenente signora sui cinquant�anni con indosso un lungo abito nero s�avvicina, mi augura il benvenuto e m�accompagna in una saletta addobbata con gli arazzi e con le tende.Al battito delle sue mani, tre ragazze giovanissime e nude arrivano rapidamente, in tutta fretta mi spogliano e mi portano in un bellissimo posto per un bagno purificatore. A parte i capelli vengo completamente depilata, poi il vapore e l�acqua donano alla mia pelle una morbidezza e una porosità tali da farmi ringiovanire di dieci anni. Nel bagno turco il tempo sembra passare lentamente e quando m�accompagnano fuori, scorgo dalla finestra alcune limousine già parcheggiate davanti all�accesso del castello. In seguito vengo accompagnata in cucina, dove un cuoco d�origine indonesiana in tutta fretta mi ordina d�indossare una tenuta di cuoio con le catene cromate, poi m�indica di salire a pancia in giù su d�un enorme vassoio d�argento. Un giovane cuciniere mi spalma un balsamo, mentre gli altri m�incatenano saldamente alla pietanza usando le catene e degli anelli fissati a essa.L�odore della porchetta &egrave penetrante e mentre cerco di capire quello che accade, da dietro m�addossano sopra un maiale arrostito e caldissimo, poiché sta in piedi sulle sue zampe, però mi tocca ugualmente i glutei e le spalle. Io camuffo il dolore a fatica e per non rischiare di cogliere le mie urla mi spingono in bocca una piccola ...
    ... mela. Per un milione di dollari australiani si possono accettare e acconsentire parecchi sacrifici, certo &egrave, che però non mi sarei mai aspettata di diventare una vivanda. Il vassoio appoggiato su d�un carrello &egrave spinto verso la sua destinazione. A tavola i commensali all�arrivo della portata battono le mani, io riesco a vedere i loro visi soddisfatti, dato che sono una decina, alcuni con i loro grossi occhiali neri e il sorriso degenerato, libidinoso e lurido stampato in volto. Mi fermo a capotavola, giacché vengo presentata e proposta come una vivanda succulenta e rara, il cuoco inizia a tagliare il maiale a piccoli pezzi e li appoggia intorno al mio corpo, mentre un altro li inumidisce con l�olio. A volte sento la lama del coltello sfiorarmi la schiena e a ogni mio sussulto i presenti parlottano e sorridono giubilanti, gongolanti e soddisfatti. Dopodiché vengo portata al centro del tavolo a forma di ferro di cavallo, in modo tale che i commensali possano servirsi da soli. Il banchetto ha inizio, le forchette a volte pizzicano la mia carne, in quanto le mani di quegli ignobili, miseri e spregevoli individui s�intingono e immergono a loro volta il pane e le verdure nell�unguento tra le mie membra.Il rito va avanti per una buona mezz�ora e infine la carne del �vero� maiale giunge al termine. Quando l�ultimo pezzo viene agguantato, un caloroso e un entusiastico applauso di mani unte si leva nella grande sala, giacché guardano tutti alle mie spalle, io non riesco a ...