Il telecomando
Data: 07/02/2019,
Categorie:
Etero
Autore: liveinparis
Accendo il Wi-Fi del mio computer, aspetto qualche secondo e mi connetto. Digito l’indirizzo del sito, username e password. Sono dentro. Vedo in alta definizione sullo schermo del mio computer il salotto di casa mia. La telecamera è costata qualcosa ma ne è valsa la pena. Non succede niente di particolare. Lei sta ancora finendo i piatti nella cucina poco distante, riesco a malapena a scorgere la sua figura. L'inquadratura è fissa. E’ passato troppo poco tempo da quando sono uscito di casa dopo la pausa pranzo. I residui del mio pasto sono ancora li. La mia impazienza però non ha gli stessi ritmi dell’orologio al mio polso e l’idea di spiarla mi consuma. Ancora pochi minuti e la vedo prima sedersi, poi distendersi sul divano.
Accende la tele davanti a lei, cambia qualche canale. E’ una donna sola, senza occhi indiscreti attorno. E’ la regina della sua intimità ed è solo così che posso vederla in tutta la sua naturalezza. E’ vestita pochissimo, pantaloncini corti molto larghi, sono i miei, e sopra una canottiera da pochi euro, di quelle che si comprano in stock d’estate. Il perizoma si intravede a malapena, tra gli stropicciamenti dei vestiti. La sensazione di violare la sua privacy sarebbe già sufficiente per farmi una sega solo guardandola ma non mi tocco. Decido di aspettare e di distillare il piacere. E’ da troppo tempo che non scopiamo e forse è colpa mia. Arriva una telefonata, roba di un quarto d’ora. Probabilmente un’amica, ma ho voluto risparmiare sulla ...
... telecamera. Non ha un microfono, non riesco a sentire niente. Mi maledico ma in fondo io voglio solo vedere. Spiare. Finisce la telefonata e lei si alza. Prende un bicchier d’acqua. Torna in salotto e socchiude le persiane. La luce si affievolisce ma giusto pochi secondi e la telecamera torna a calibrarsi in modo perfetto, permettendomi di vedere ancora nitidamente. Lei si allontana e sta via qualche minuto, probabilmente in bagno. Ritorna e si rimette davanti alla TV. Altri cinque minuti ed inizia a grattarsi una gamba con un piede. Vedo lo smalto nero delle unghie. Si distende, si stira e reclina la testa sul cuscino a pancia in su. Infila una mano dentro i pantaloncini. Gli occhi sono chiusi. Si massaggia lentamente per un intervallo di tempo che sembra interminabile. Il mio cazzo si gonfia, sento la sborra che inizia a colare negli slip, umidi e appiccicosi. Tira giù i pantaloncini, vedo la sua fica curata. Si penetra, prima delicatamente e poi con forza infilando tre dita nel suo sesso. Si toglie la canottiera, abbandonando temporaneamente la masturbazione. Si sfiora i piccoli seni, cerca di leccarsi i capezzoli tirando fuori la lingua e strizzandoli. Riprende a toccarsi sempre con più forza. Alzo un attimo gli occhi dallo schermo, il cuore mi batte fortissimo. Anche lei si alza dal divano ma torna subito dopo con un preservativo in mano. Prima accende il condizionatore e poi apre la confezione del condom con la bocca e lo infila bene sul telecomando del televisore. Il telecomando ...