1. 067 - Rosanna, suo padre e la signora Irene (2a Parte)


    Data: 10/02/2019, Categorie: Etero Incesti Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ................................Quando lui rientrò in camera, gli parve di essere punto e daccapo, il cazzo duro come poco prima e nella mente la grande voglia di possedere sua figlia. Lei si era asciugata la patata tirandosela da dietro in avanti e lui aveva intravisto riflesso nello specchio, il rosso vermiglio far capolino fra le grandi labbra della vagina. Si era trovato con il cazzo insaponato e ancora duro come il marmo. Perché solo ora lui si accorgeva di sua figlia?Non capiva la sua improvvisa perversione, erano pensieri incestuosi e molto gravi per un padre modello quale lui voleva essere. D�ora in poi non l�avrebbe più guardata, non era normale esaminare il corpo della sua giovane creatura, come aveva fatto lui. Dal cielo sua moglie Maria sicuramente lo osservava e non era felice di vedere ciò che stava succedendo o comunque che stava per succedere.I pensieri ispiravano pentimento da parte di Giuseppe, ma il suo pene maestoso, era recalcitrante a comprendere e a calarsi nella parte del pisello pentito, l�appendice rigida di Giuseppe non ne voleva sapere di chinare il capo arrossato e rimaneva invece con la pelle vellutata lucida, tesa e con la cappella assolutamente turgida. La mano destra dell�uomo ancora una volta decise di accontentarlo e lo accarezzò a lungo fin quando il grosso pene eruttò altra lava bollente e alla fine ancora una volta l�uomo usò il fazzolettino per pulirsi, ma questa volta non volle più rischiare altri �cattivi incontri� e senza altri ...
    ... indugi si girò sul fianco sinistro e dopo pochi secondi si addormentò.Al mattino Rosanna si svegliò, in testa aveva il magnifico sogno, che aveva allietato il suo sonno. Suo padre l�aveva presa nei prati, in mezzo all�erba alta, lei aveva sacrificato la sua verginità donandola a suo papà e lui, in cambio, aveva rinunciato a sposare Irene. Si accorse che il sogno aveva lasciato i suoi umidi strascichi e che si era molto eccitata e fra le dita, che ora scivolavano fra le labbra della sua figa, vi era un liquido abbondante e vischioso. Non si fermò, nonostante la voce di sua sorella la chiamasse dall�altra parte dell�uscio, proseguì fino alla fine, ansimando in sordina e muovendo a scatti il bacino accolse il terremoto che la scosse provocandogli un piacere estremo e infinitamente dolce���.Acquietatasi l�eccitazione si vestì scegliendo la mise più porcellina possibile e uscì in corridoio, come sempre si mosse per preparare le colazioni ed apparecchiare la tavola, poi servì il fratellino e la sorella e quindi li accompagnò a scuola entrambi. Al ritorno, si accorse per la prima volta di apparire anche agli occhi degli altri come una vera donna. Poi dicono che l�abito non fa il monaco�.. In effetti il vestitino corto e leggero che aveva indossato quella mattina era un po� troppo provocante, per di più i volant che formavano la parte sotto, si sollevavano per effetto del leggero venticello che, quella mattina, muoveva lievemente le chiome degli alberi. Ad ogni piccolo refolo , il culetto ...
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