1. Erika


    Data: 11/02/2019, Categorie: Incesti Autore: Key Seven

    Avevo iniziato a frequentare una ragazza di nome Erika. Carina. Mora, molto alta un pochino sovrappeso con grosse gambe ciccetta sui fianchi e soprattutto grosse tette.Quelle belle tettone a pera che dondolano sotto alla maglietta ad ogni passo che sembrano dire fottimi fottimi.Erika non era una facile, tanto più che era ancora vergine anche se ero certo che la cosa non sarebbe durata a lungo.Infatti dopo circa un mese che ci frequentavamo tra un bacio, una palpatina e una carezza finalmente una sola soli a casa sua accadde.Non pensavo sarebbe successo così presto anche perchè fu lei a prendere l'iniziativa.In pratica, dopo circa un oretta che ce ne stavamo a farci le coccole sul divano mi chiese se avevo ancora sete. La Coca Cola sul tavolino era finita e lei preso il vassoio andò in cucina per portarne dell'altra.Quando tornò era uno spettacolo. Aveva si il vassoio in mano ma non era quello che fissavo.Già perchè la cara Erika ora era completamente nuda. Nuda col vassoio in mano. Fu uno spettacolo stupendo. Quei tettoni che ballonzolavano ad ogni passo, quella fichetta pelosa che faceva capolino mentre si avvicinava.Insomma ce l'avevo durissimo.Senza fare complimenti sbottonai la patta e feci saltar fuori il mio fratellino. La vidi strabuzzare gli occhi mentre mi calavo i pantaloni. Un conto è dire ad una donna di avere un cazzo di trenta centimetri un altra sbatterglielo davanti.Erika si avvicinò e chinandosi poggiò il vassoio sul tavolo mentre io approfittando della ...
    ... posizione lesto le afferrai una tettona palpandola voglioso. Erika mi scivolò di fianco sul divano e avvicinai le labbra. Affamato come un lattante presi a succhiarle i capezzoli lasciandoli indurire pian piano mentre lei sospirava di piacere. Scesi con la lingua un centimetro alla volta le leccai la pancia, l'ombelico e infine arrivai al culmine introducendo la lingua nella sua calda fessura. A quel punto presi a leccarla con una certa tecnica già affinata in anni di leccate di passera e trovati i punti di maggior stimolo la feci venire quasi subito. Erika cacciò un urletto soddisfatto mentre la sua fica mi colava in bocca il suo dolce nettare.Ho sempre bevuto volentieri il succo di fica e Erika non fece eccezione. La prosciugai per quanto succhiavo avido.E venne il momento di ricambiare. Lentamente ma con decisione mi alzai e mi sdraiai di fianco a lei porgendole il cazzo dritto in faccia. Capì subito cosa volevo e non si fece pregare.Fu un fantastico 69. Per quanto la boccuccia di Erika fosse ancora inesperta ci metteva tutto l'impegno per succhiarmi l'uccello mentre io continuavo a lapparle la fica con gusto. Non era abbastanza da farmi venire e sborrarle in bocca ma la sensazione della sua lingua sulla cappella era inequivocabilmente piacevole. Ormai lei era un lago pronto ad essere profanato e io avevo il cazzo di granito.Non desideravo altro che fotterla e lei non aspettava altro che essere infilzata. L'unico problema era che la ragazzina era ancora vergine. Sicuramente ...
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