Cinghiate sulla mia pelle...
Data: 12/02/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: BoccadiRosa
... ma mano a mano cominciavo ad abituarmi al dolore: vederlo con la coda dell'occhio mentre alzava la mano pronta a colpimi e il poter prevedere il momento in cui questa sarebbe caduta su di me mi rassicurava quasi, anche se iniziavo a divincolarmi per cercare di sottrarmi a lui. Per la moltitudine di colpi ricevuti mi sentivo bollente ogni centimetro del corpo e risultava faticoso stare ferma a subire. Poco dopo però rilassai la testa sul letto, rassegnata ai colpi ma (devo ammettere), un pò eccitata per la situazione. Non parlavo molto, mi limitavo a stringere il lenzuolo tra le mani per scaricare in qualche modo il dolore, e gli unici rumore della stanza erano i versi di dolore che emettevo ad ogni colpo e il rumore delle sculacciate stesse, che si posavano sempre più forte sul mio culo.Fu in quel momento che sentii i colpi cessare e il mio ragazzo cominciare ad armeggiare con qualcosa, sempre seduto sulle mie cosce. In seguito ad un rumore metallico a me familiare mi voltai verso di lui e lo vidi lavorare intorno ai suoi pantaloni, mentre si sfilava la cintura dai passanti. Capendo dove voleva arrivare iniziai a dire che non volevo la stessa cosa, e più dicevo di no più vedevo il suo sorriso comparire sul volto eccitato.Ormai brandiva la cintura in una mano e la faceva roteare in aria con fare beffardo, sapendo bene che avrebbe fatto quello che voleva, e solo vedendomi seriamente in difficoltà avrebbe smesso. Insomma, ci teneva almeno a provare, non accettava un no a ...
... priori.Non avevo mai ricevuto una cinghiata sulla pelle nuda, avvertii la prima come una specie di scarica. Brevissima, ma estremamente dolorosa.Non smise alla prima, si eccitò a dismisura sentendomi sobbalzare ad ogni colpo, mentre cercavo di coprirmi il culo con le mani per proteggermi. Ma lui non smise nemmeno con questo impedimento. La fibbia metallica mi colpiva le nocche con violenza, e ben presto scoprii che era doloroso anche cercare di fermarlo, dunque spostai la mano e lasciai che mi colpisse sul culo. Sentivo la cintura fino alla schiena, sebbene si tenesse sempre basso con i colpi, ma la velocità del gesto non mi lasciava il tempo di capire con certezza dove fossi stata toccata, avvertivo solo un dolore diffuso nella zona. Solo quando ebbi il coraggio di girarmi vidi lui (che nel frattempo aveva pensato bene di sostituire la cintura iniziale con una più rigida e larga), che fissava il mio culo rosso e proprio lì, sulla mia pelle una volta chiara, vidi il risultato di quei colpi: una macchia rossa su tutte le natiche, con strisce dello stesso colore sulle cosce e sulla parte finale della schiena, esattamente dove ero stata colpita.In un lato della cosca notai il segno evidente della fibbia che si era quasi stampata sopra la pelle, e mi resi conto della forza con cui veniva mollata la frustata. Potevo fermarlo in qualsiasi momento e sapevo mi avrebbe ascoltata, ma decisi di non farlo, mi limitai a girarmi per coprire il culo e sperare di farlo calmare almeno un attimo, ...