1. facebook


    Data: 13/02/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: kittyslave

    Ciao a tutti mi chiamo Elena, ho 18 anni appena compiuti, porto laseconda, di pantaloni una 40, sono alta 1r42;62 mora e col visino amonella, mia madre Angela è la classica donna del sud un po grassocciama con un bel viso due occhi neri e dei capelli corvini spettacolari, masoprattutto curve da paura nonostante la sua eta, fin da piccola mi hasvezzata a son di sculacciate, la prima l�ho ricevuta a 9 anni e da lìse ne sono susseguite parecchie, fino a quest�ultima.Era un giovedì, non avevo punta voglia di andare a scuola e cosiandai in giro con katia una mia amica, la mattinata passò all�insegnadel divertimento, fra un pettegolezzo e l�altro scattai diverse fotineda mettere su facebook nel pomeriggio.Rientrai a casa mia madre mi squadrò un attimo poi con voce gentile �ciao Elena com�è andata a scuola?- io facendo finta di nulla � comesempre mamma come deve essere andata una palla totale- mia madreguardandomi leggermente corrucciata � Elena non dire così lo sai chedevi studiare per avere un futuro no? Non mi far passare ai metodi duriper farti capire e- detto questo adocchiò il mestolo, io un po presa incontropiede � ma mamma i prof rompono a scuola, spiegano con unalentezza unica che ti fa venire il latte alle ginocchia- lei si fecedura � vuoi continuare a lamentarti ancora? Se vuoi continuare fallopure ma ti ritroverai gomiti al tavolino signorina- sbuffai � ecco losapevo, prima mi chiedi come va poi quando te lo dico subito tiri fuorile minacce, fammi un favore non mi ...
    ... chiedere più nulla. Mangio dopo- lasua mano mi afferrò il braccio � signorinella te mangi subito intese vaia lavarti le mani e torna subito chiaro?- strattonai via il mio bracciodalla presa sbuffando andai in bagno e sbattei la porta.Tornai in salotto e vidi mia madre pronta col mestolo in mano, dicolpo ebbi un brivido, la mia voce si fece più bassa e intimorita -tiprego mamma scusami non dovevo fare tutta quella scena- il suo sguardorestò severo su di me, iniziando a battere sulla mano il mestolo � vuoiche da 30 salgano a 50?- io senza dire nulla a testa china mi posizionaipiegata al tavolo, mi levai i pantacollant portandoli a meta coscia,poi titubante feci scendere anche le mutandine, con un ultimo sbuffo michinai e strinsi le mani all�altro lato del tavolo appoggiandomi ormaiarresa col busto ad esso, mia madre facendo un sorriso d�approvazioneandò dietro di me.Nella stanza si sentiva solo la sigla di beautifull, passò qualchesecondo poi ciack, piccole onde provocate dal colpo si espansero su imiei glutei, le mani si strinsero al bordo, il mio corpo si alzòleggermente dal tavolo per poi appoggiarsi nuovamente, un attimo disilenzio poi di nuovo ciack, il secondo colpo potente e severo come ilprimo, iniziai già a tremare leggermente, poi giù un altro aveva preso asculacciarmi velocemente, nelle punizioni veloci come le chiamava leinon voleva perdere tempo, mi faceva mettere in posizione mi sculacciavavelocemente e poi mi sgridava, se mi muovevo o le facevo perdere tempome ne dava ...
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