La Mamma "attempata" 1
Data: 08/10/2017,
Categorie:
Incesti
Autore: naturelle1980, Fonte: RaccontiMilu
... nulla io tanto meno, pensando e sperando fosse solo un episodio. Anche quando il pomeriggio sono venute a trovarla le sue amiche del club del Bridge, non ha fatto una piega, nulla di nulla. Mi stavo convincendo che fosse stato solo un episodio, arrivata la sera alle 21 la porto in camera sua, la preparo per la notte, ma prima di metterle la camicia da notte il mio occhio cade su quel corpo di donna, i seni, i fianchi, le cosce… scuoto la testa e le faccio indossare la camicia. La stendo sul letto e come la sera prima devo lubrificarla. Le alzo la camicia da notte, le allargo leggermente le game ed iniziano a tremarmi le mani. Prendo l’olio di vasellina, sistemo la salvietta sotto le grandi labbra e mentre mi lubrifico le dita… lei mi guarda. Cuore a mille, non sapevo cosa fare, le mani che tremavano, un gesto ripetuto per anni e anni ora quasi mi spaventava. Mi sedetti su letto e cominciai lentamente a lubrificare la vagina. Ecco ci risiamo, le mani di Francesca serrano le coperte, la sua pancia è percorsa da brividi, dalla sua bocca escono piccoli gemiti, cerco di fare in fretta e non pensarci, o quasi finito. Ma all’improvviso sento la voce di mia madre che mi dice “Carlo non ti fermare ancora”, il ...
... sangue mi gela nelle vene, “ti prego Carlo non ti fermare ancora”, ormai non capisco più nulla, vivo la situazione come se la vedessi da fuori, ma come mi ha chiesto Francesca vado avanti. Massaggio e lubrifico la sua vagina, con le dita penetro più a fondo, prima una… poi due… tre, non mancando di massaggiarle le grandi labbra. Mia madre si contorceva sul letto, paonazza in viso gemeva e ansimava ormai senza preoccuparsi, io riprendo il controllo, cosciente di quello che stava accadendo, libero 10 anni di repressione con una erezione imponente, i jeans quasi scoppiavano quando nell’impeto del momento tutta la mano destra scivola all’intendo del corpo di mia madre. La stavo masturbando e la cosa piaceva ad entrambi, dopo poco lei venne in un getto di umori che finirono sulla salvietta, mentre io mi ritrovai una grossa macchia sulla patta dei jeans. Sfinito e tremante estrassi la mano colante e dopo essermi ripulito, ripulii lei che ancora ansimante e sudata, mi guardava e mi ringraziava. La misi sotto le coperte le diedi un bacio sulla guancia ancora bollente e ci salutammo. Quella notte non chiusi occhio e mi masturbai più volte rivivendo nella mente quello che era accaduto. Continua?naturelle1980@virgilio.it