Scopata con uno sconosciuto (o forse no) - prima parte
Data: 15/02/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: spruzzoATTIVO
Era l’estate del 2016, ed ero in ferie nel mio paese natale, piccolo comune del Lazio, poco prima di tornare a lavorare al Nord.
Tra mare, piscina e giornate di relax con gli amici, approfittavo delle ferie per un po’ di sana attività sportiva scopandomi qualche maschietto del paese, come sempre fidanzati o sposati. Vivendo da solo poi, non avevo difficoltà a rimediare tramite Grindr o altre app anche qualche turista o viaggiatore di passaggio in città: ci si vedeva da me, si passava un’oretta o due a far sesso senza problemi e poi arrivederci e grazie.
Un pomeriggio di agosto venni contattato da un ragazzo che scriveva di essere in zona per lavoro, per pochi giorni. Ci demmo appuntamento poco dopo in una piazzetta un po’ isolata dal centro, dove ci incontrammo per conoscerci. Salii sulla sua auto e andammo a fare un giro in periferia. Era un bel tipetto, capelli lunghi legati in un codino, moro, sguardo simpatico, altezza e corporatura media... non male, anche se a prima vista non sembrava il mio tipo.
Mentre eravamo in auto tra stradine di campagna, chiacchieravamo del più e del meno, ma soprattutto raccontandoci le nostre esperienze nel campo; anche lui era bsex, ora single, aveva iniziato a provare interesse per gli uomini da qualche mese e finora aveva incontrato un paio di uomini, sperimentando pompini e penetrazione in entrambi i ruoli. Mentre parlavamo e guidava, aveva preso a toccarmi il pacco massaggiandomi i jeans e, anche se molto timido, aveva preso ...
... coraggio per accostare in un sentiero e iniziare a farmi una sega.
Mentre mi segava con mano inesperta, continuava a parlarmi delle sue voglie e che magari avremmo potuto fare insieme qualcosa. Io ero divertito dalla situazione ma era pieno giorno ancora e non molto a mio agio con il sesso all’aperto quindi prima che passasse al pompino lo fermai e gli dissi che abitavo da solo e volendo saremmo potuti andare con calma a casa mia. Ricomponendoci mi rispose che ci avrebbe pensato e nel caso, prima di ripartire, si sarebbe fatto vivo. Tornammo in centro e ci salutammo senza molta convinzione per cui pensai che il mio rifiuto lo avesse bloccato e che non l’avrei sicuramente rivisto. Invece a sorpresa quella sera ricevetti un suo messaggio in cui mi scriveva che era in centro e poteva passare da me se mi andava.
Taglio corto al momento in cui, verso le 22:00 di sera, dopo qualche scambio di rito sul divano e un paio di sorsi alle birre che avevo aperto, iniziammo a baciarci, e poi spogliarci togliendo i pochi abiti estivi che indossavamo. Lui moro, fisico snello e magro, senza peli né sul petto né sulle cosce, seduto sul divano. Io piazzato in piedi davanti a lui, con il mio solito fisico mediterraneo, petto e cosce ricoperti di pelo scuro, pancetta e gambe sode, capelli rasati, barbetta incolta e cazzo circonciso subito in tiro. Senza parlare lo invitai a farmi il pompino che avevo rifiutato il pomeriggio. Si vedeva che non era praticissimo ma aveva voglia: succhiava il mio ...