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Caffeina per il pomeriggio
Data: 18/02/2019, Categorie: Etero Autore: Antico Re
-Versami un caffèLei era così, le sue giornate non si misuravano ad ore ma a caffè. Potevi incontrarla per un caffè, o andare al mercato con lei, a comprare caffè.-è una brutta giornata per meMentre le versavo il caffè importato dallo Yemen, nella mia cucina, lei lo guardava, e si preparava a fare altrettanto con i suoi sentimenti. Voleva riversarli.-Vorrei parlartene hai vogliaNon mi guardò negli occhi mentre lo diceva, li guardò solo dopo aver preso la bustina di zucchero. Che bella era. Era di discendenza nobile.-Oh scusa ho sporcato con lo zuccheroEra bello guardarla, era distratta, il mondo intorno a lei era solo un contorno. Aveva altro in mente. Lo zucchero era allegramente sparso-Sono circondata da negativitàMentre lo diceva raccolse la tazza calda tra le sue mani. Il calore della tazza sembrava che le stesse dando il conforto e l'energia per continuare. Inspirò profondamente e drizzò i piedi sulla sedia, e poi si rilassò-La gente mi divora, sono come cavalletteE prese il primo sorso di caffè. Anzi no, lo stava bevendo ...
... tutto. Capii che non ne beveva da molto tempo. Strano...-Versami un caffèMi piaceva riguardare quella scena, c'era tutta lei in quello che faceva, e il come lo faceva. Come se la stessi guardando nel profondo degli occhi-Sono delusa dalle persone tutteFissava il liquido nella tazza, come per contare quanti sorsi sarebbe durata la sua storia. Era nero come la notte, amaro come la morte e caldo come l'inferno-Ti ho mai raccontato la storia di Luca?Mentre lo diceva le sue labbra prendevano il primo sorso di caffè. Mi accorsi che non aveva messo lo zucchero in quella tazza. Subito dopo il sorso, il suo volto fece una smorfia di dolore, di amarezza.-Scusa le smorfie ho dimenticato lo zuccheroLe scese una lacrima, non mi guardava. La fece cadere nella tazza, e la agitò lievemente. Che ragazza strana.-Caspita scotta il caffè mi fa quasi piangereAndai a sedermi vicino a lei, le presi la tazza dalle mani. La posai sul tavolo. Lei mi abbracciò, dimenticò la storia. Mi diede il suo bacio dal sapore amaro, e facemmo l'amore, lentamente, fino al caffè della sera.
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