Confessioni Private
Data: 19/02/2019,
Categorie:
Etero
Lesbo
Autoerotismo
Sensazioni
Autore: lascivo89, Fonte: RaccontiMilu
... intuirne il calore e pensai a quanti membri avessi ingurgitato e su quante dolci lingue avesse disperso umori viscosi. Divaricò le gambe in maniera davvero oscena e iniziò a toccarsi in modo furioso: con una mano entrava ed usciva dal buco segreto, con l'altra si titillava il clitoride che potevo scorgere bene in vista al di sopra delle piccole labbra tutte bagnata dalla sua eccitazione. E, nel frattempo, la dolce Barbara mi alitava sul piede la sua eccitazione. A questo punto decisi di essere ancora più oscena e contro la mia natura schiva che mai: mi alzai posizionandomi davanti allo specchio iniziando a togliermi gli abiti ad uno ad uno, dopo averli dismessi li lanciavo ai piedi del letto e mi recavo da Barbara per scambiarmi un lungo bacio durante il quale le nostre lingue s'intrecciavano e combattevano una battaglia lussuriosa esplorando tutti gli angoli delle nostre due bocche, rosee e bianche, di donne ormai in fiore; pareva mi volesse soffocare con quei baci umidi e lunghi in cui espirava nella mia bocca il suo godimento. Sciolsi infine, con studiata e leggiadra lentezza, i capelli mossi e profumati mostrandole sapientemente il mio corpo voluttuoso e flessuoso nonostante le curve, i seni prepotenti e la fica seminascosta, alla mia amica che intanto aveva gli occhi semichiusi per il piacere che stava provando nella sua masturbazione. Si stava accarezzando in modo delizioso e selvaggio: vedevo le dita della mano sinistra entrare ed uscire sempre più bagnate dalla ...
... vagina rosata di quella giovane donna che riuscivo tanto fortemente ad attrarre. Mi piegai a novanta per meglio mostrarmi: mi sentivo completamente immersa nel ruolo di pornostar e percepivo lo sguardo assetato di Barbara sul mio culo formoso. A volte mi avvicinavo lasciando che i miei capelli scendessero di volta in volta sulle labbra contratte, sulla vagina bagnata o sui seni di Barbara che ora era già in pieno affanno preorgasmico e oscillava sul letto di casa come posseduta gemendo incessantamente. I suoi lamenti di goduria accrescevano a dismisura il mio piacere e, di tanto in tanto, non riuscivo a trattenermi dall'accarezzare la mia vulva, così in piedi, dinnanzi a lei. La sentivo calda, pulsante e bagnata: se solo avessi insistito sarei venuta. Ad un tratto avvicinai un mio capezzolo al suo clitoride bagnato, colpito ripetutamente dalle sue belle e affusolate dita, e bastò quel contatto perché esplodesse. Le scesero un po'di umori dalla fica bollente di cui vedevo chiaramente le pulsazioni, ma riuscii ad impedire che macchiasse il copriletto, leccandole prontamente la base della vagina e assorbendo goccia a goccia quel miele proibito. Leccai come una cagna in calore sentendomi più che mai sporca e in un regno illecito: era la prima volta in vita mia che facevo una cosa del genere e la mia eccitazione stava raggiungendo livelli pervasivi e preoccupanti. Iniziai anch'io a respirare in modo affannato. Il suo sapore acidulo mi stordì: era simile al mio, eppur diverso. Avevo la ...