1. Stupro sperato


    Data: 19/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: 66dive

    ... ragazzo si stava per togliere i pantaloni, compresi che era venuto il turno anche del mio culetto.
    
    Mi misero a 90 gradi, e, mentre uno continua a tenermi la nuca ed a spingere scopandomi la bocca quasi fino al soffocamento, l’ altro si pose proprio dietro al mio culo, mi abbassò i pantaloni e gli slip, quindi si piegò quasi all’ altezza del mio buchino ed iniziò a sputarci e lo stimolò con un dito, poi entrò con due e infine mi ritrovai con tre dita nel mio culetto. Ero eccitatissimo e iniziavo a rilassare i miei muscoli, e dal mio cazzo incominciava a fuoriuscire del liquido seminale, era il mio primo orgasmo. Senza che mi toccassi, solo con l’eccitazione che mi stavano dando i due. Poco dopo, sento il calore della sua grossa cappella che spinge sul mio ano. Ormai il mio culetto era stato allargato per bene con le dita, e quindi era abbastanza accogliente, ma il tipo fece un pò fatica e mi provoca un iniziale dolore nel mettermelo. Dolore che svanisce con il tempo e si tramuta in un peccaminoso piacere quando il ragazzo inizia a stantuffarmi su e giù per il culo senza sosta. Quello che mi stava inculando, anche il suo cazzo era di tutto rispetto, dava il ritmo, mi aveva afferrato per i fianchi e mi spingeva il suo cazzone dentro, spostandomi avanti e indietro. Così facendo il tipo che mi stava scopando la bocca, non faceva alcuna forma di costrizione alla mia testa. Improvvisamente sentì di nuovo il mio piacere che stava risalendo lungo il mio cazzo, e infatti, ancora ...
    ... senza toccarlo, ebbi un altro orgasmo. Intenso e riversai tutto il mio sperma in terra. Fu un’ orgasmo molto forte, e sentivo i muscoli contrarsi sempre di più. Questo diede un certo piacere anche a quello che mi stava scopando, perché incominciò a fottermi con ancora più foga, e ancora più intensità. Sentivo nitidamente i colpi della sua cappella fino in fondo al mio sfintere, colpi che si riflettevano sulla prostata e che mi davano un piacere inaudito. Ed ecco che arriva il mio terzo orgasmo, e quasi contemporaneamente, sento gli schizzi caldi dentro di me, riempirmi le viscere. Nel frattempo non mi sono mai staccato da quel bellissimo cazzone che mi stava scopando in gola.
    
    “Che grandissima troia che sei. Adesso non credere che sia finita, ci scambiamo solo di posto, e ti rompiamo ancora il culo”. Era proprio quello che volevo, avevo ancora voglia. Si scambiarono di posto, e quello che mi stava scopando in bocca si posizionò dietro di me, e mi infilò il suo cazzone dentro con un colpo secco, che mi fece uscire un gridolino di dolore-piacere, anche perché incominciavo a sentire il mio ano un pochino dolorante. Quello che mi aveva sborrato dentro, adesso lo avevo di fronte, con il cazzo già di nuovo duro. Ebbi un’ attimo di incertezza a prenderlo in bocca, anche perché sapevo dove era stato, ma poi mi setì prendere per la nuca con violenza e spingermi verso quel cazzo gocciolante e odoroso. D’istinto aprii la bocca e cominciai a ripulirlo. Si stava rigonfiando sempre di più ...