1. Esperienza estiva


    Data: 21/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: sogni2belli, Fonte: RaccontiMilu

    Estate 2013, Laigueglia &egrave una graziosa cittadina di mare in provincia di Savona, il lungomare continua verso Capo Mele allontanandosi dalla strada, che sale appunto per superare il Capo, e resta sospeso fra le rocce ed il mare.Nella parte finale, proprio per questa sua caratteristica, il lungomare poggia come sui dei portici, sotto i quali, all�ombra, a volte si fermano a dormire i �vu cumprà� nelle ore più calde della giornata.L�estate scorsa stavo passando alcuni giorni di ferie con la mia famiglia proprio a Laigueglia, dopo aver pranzato nel bar del bagno non avevo voglia di sdraiarmi sul lettino, ho deciso così di andare verso la punta di Capo Mele per vedere se c�era qualche punto interessante per fare snorkeling.Passando sulla spiaggia sotto il lungomare e vicino ai portici mi accorgo di un ragazzo di colore, probabilmente un ghanese, che sta dormendo.Mentre mi avvicino il ragazzo apre gli occhi e mi guarda con uno strano sorriso, non capisco bene la ragione ma mi sembra un sorriso ambiguo, quasi lascivo.Per rendere ancora più esplicito il suo messaggio il ragazzo si tocca in maniera evidente il pacco che si nota sotto i jeans e, sempre con il sorriso sulle labbra, richiude gli occhi fingendo di dormire.Io fino a quel momento avevo avuto contatti sporadici con altri uomini, in qualche cinema a luci rosse avevo goduto di qualche pompa o con alcuni ci eravamo masturbati a vicenda, ma il cinema &egrave un luogo protetto da curiosi, quasi una zona franca dove tenere ...
    ... alcuni atteggiamenti che altrove avrebbero un valore diverso.Ma quel sorriso e quell�invito mi avevano raggelato, l�idea di quel cazzo di colore mi attraeva moltissimo ma ero bloccato dal luogo in cui mi trovavo, però il mio uccello mi stava dando dei segnali molto chiari.Mi sono guardato intorno con molta calma, il portico era al riparo dagli sguardi di eventuali passanti e quella spiaggia di sassi non attirava nessuno in quell�ora così calda.Una parte di me voleva andare via, far finta di non avere notato l�invito o di non esserne interessato ma la mia erezione sempre più evidente non mi permetteva di mentirmi. Ero eccitato e se fossi andato via avrei rimpianto quella possibile esperienza.Così, piano piano, mi avvicinai al ragazzo, il quale faceva ancora finta di dormire. Mi sedetti di fianco a lui ed appoggiai una mano sul suo ginocchio destro, il suo sorriso aumentò ma continuò a tenere gli occhi chiusi.Il ragazzo aveva un forte odore di sudore misto a quello un po� acre che spesso hanno gli africani, ma anziché crearmi problemi mi eccitava, cominciai a risalire la sua gamba muscolosa, prima esternamente poi all�interno coscia.Arrivato all�inguine mi fermai ad osservare il cazzo che si intuiva sotto i jeans, doveva essere già un po� eccitato. Dovevo superare l�ultimo ostacolo psicologico, arrivare al suo uccello voleva dire non tornare indietro, era l�ultima occasione di pensare bene a quello che stavo facendo in una spiaggia pubblica, per quanto deserta, a poche centinaia ...
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