1. La mia dolce e calda cognatina


    Data: 22/02/2019, Categorie: Etero Autore: sense41, Fonte: RaccontiMilu

    ... che si stava per verificare. Freddamente e lucidamente cominciai a fare un po' di training autogeno affinché trovassi la forza mentale per realizzare praticamente quello che avevo sempre bramato da tanti anni.Una volta pronto la chiamai, chiedendole se gentilmente mi avrebbe potuto portarel'accappatoio che si trovava al solito posto ovvero nel mio armadio. Lei, nonostante fosse un tipo molto affascinante e il modo di vestirsi alquanto libero, era un tipino dal senso del pudore molto radicato. Così quando avanzai la mia richiesta lei rimase un po' spiazzata e prese del tempo fingendo di non capirmi, al che le ripetei la mia richiesta e lei un po' colpita mi disse: "Ma come te la porto?"le risposi "Non ti preoccupare, ti apro".Era quasi fatta, stavo giocando un po' al gatto col topo. Lei andò nella mia camera, prese l'accappatoio, bussò alla mia porta dicendomi "Ecco, l'accappatoio"; le dissi fingendo "Puoi entrare la porta &egrave aperta, non posso venire a prendermelo sono sotto l'acqua e non ti preoccupare c'&egrave la tenda doccia chiusa". Di fronte alla mia affermazione si sentì un tantino rassicurata entrò per poggiare l' accappatoio sul lavandino, ma siccome il lavabo era a pochi centimetri dalla doccia non pot&egrave fare a meno di notare che la tenda doccia non era chiusa come le avevo detto, ma era del tutto spalancata ed io mi trovavo sotto l'acqua che mi colava in tesa trasformandomi in una fontana umana. Lei rimase colpita dalla scena e allo stesso tempo, quasi ...
    ... inconsciamente, come un desiderio recondito della sua mente, gli occhi le caddero sul mio coso in perfetta erezione. Fu un lampo, la guardai e non pot&egrave nascondere l'imbarazzo, ma il suo volto oltre che l'imbarazzo rivelava un pizzico di eccitazione mal celata. "Non ti preoccupare" le dissi "non ti mangio mica". lei tentò di guadagnare la porta, ma io fui lesto a prenderla per un braccio e tirandola verso di me le dissi "Ti ho sempre desiderato"; non le diedi nemmeno il tempo di pensare che la mia lingua già si trovava nella sua bocca. Non oppose alcuna resistenza, del resto non aveva avuto alcun tipo di esperienza con ragazzi e quindi per lei rappresentava una prima volta e il gusto della novità le faceva aumentare l'eccitazione. Cominciò a dimenare la lingua come un'ossessa senza sapere di preciso come fare, ma domatala cominciai a guidarla io e mi resi conto che la sua eccitazione cresceva sempre più dallo spessore dei suoi capezzoli, che avevo sempre desiderato e che ora si trovavano a contatto col mio petto bagnato. Non potrò mai dimenticare indossava un mini short blu del tutto aderente che le fungeva quasi da culotte esaltando le sue natiche e quel triangolo racchiuso tra le cosce. Sopra aveva un top che le lasciava l'ombelico scoperto e le tette in bella mostra. La tirai sotto la doccia ancora vestita, continuando a tenere la mia lingua nella sua bocca e mentre le mie mani tormentavano le sue tette. Gli sfilai una tetta dal top e cominciai a leccarla avidamente, ...