1. Le mie esperienze feticiste e non solo...


    Data: 25/02/2019, Categorie: Feticismo Gay / Bisex Masturbazione Autore: chif2010, Fonte: xHamster

    ... Principe. Erano le 9.40, era un sabato di aprile, la giornata era stupenda, tiepidina, il cielo terso. Aspettai la telefonata che preannunciava l’arrivo in auto di Sandra. Le foto che mi aveva inviato mostravano una donna molto fascinosa, alta, bionda, occhi azzurri, tette (una quarta abbondante), insomma una strafiga. Non pretendevo che fosse gnocca come appariva nelle foto, mi sarei accontentato anche di qualcosa di più “normale”. Finalmente squillò il mio vecchio Nokia, sentendo la sua voce sensuale, mi disse che mi vedeva e che era esattamente di fronte, dall’altra parte della strada, nel parcheggio auto, dietro alla fermata del bus. Quando la vidi mi venne quasi un infarto, era altissima (era più alta di me, io sono alto 1.78), bionda, ben vestita, veramente una strafiga. Attraversai al semaforo come pedone e quando la raggiunsi, lei che era appoggiata al tettino della sua Y con la portiera aperta, mi venne incontro e tutti e due dopo un bel sorriso ci abbracciammo, come se ci conoscessimo da moltissimi anni. Mi dette subito un bacio sulla bocca. Non capivo più un cazzo. Mi disse di salire in macchina così potevamo raggiungere C.so Italia per poter passeggiare sul lungomare, zona che anch’io come lei, conoscevo e sapevo, luogo molto caratteristico. Nel tragitto in auto, non mi tenni nel farle capire che era una bella donna e rimasi compiaciuto, quando anche lei, era colpita dal mio fascino. La scansionai a 12000 dpi, indossava un paio di jeans leggermente a zampa di ...
    ... elefante che le fasciavano le gambe in maniera divina, stivaletti bassi colore jeans, un maglioncino in lana sottile color panna e un giubbotto altezza vita di montone rovesciato. Trovammo un bar con terrazza esterna rivolta verso il mare (un bel colpo d’occhio) e ci fermammo per fare colazione, parlammo per una buona mezzora, avevamo molte cose da dirci, poco prima di alzarci, mi mise la mano prima sulla coscia, poi mi toccò l’uccello, già duro in precedenza, da fuori i jeans. Senza più dire una parola, incrociando solo i nostri sguardi capimmo che dovevamo trovare un posto tranquillo per andare a fare del sano sesso. Ad un incrocio, vedemmo il cartello di un hotel, poco distante, facemmo così in fretta a registrarci che ci trovammo poco dopo il un bel letto matrimoniale. Aveva portato un borsone con il necessario per dormire, ma non solo, conoscendo le mie passioni, aveva riposto anche dei capi di lingerie, precisamente una gupiere nera con ganci da reggicalze con calze nere 15 denari. Quando capii che aveva portato capi intimi perchè sapeva che mi piacevano, fui letteralmente sopraffatto dalla sua generosità. Dopo esserci assaggiati con vari preliminari (una cosa singolare, aveva quei pochi peli della figa color biondo), mi fece sdraiare supino, mentre lei mi cavalcava, facendo aderire il mio cazzo durissimo in mezzo alle sue grandi labbra, dopo pochi minuti era eccitatissima, sentì colare sul mio ventre un liquido caldo, l'umore della sua figa bagnatissima, continuava e ...
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