1. Onda notturna


    Data: 28/02/2019, Categorie: Sentimentali Autore: Perseus

    ... schiena. Un attimo dopo non c’era più, svanita, immersa sotto le onde. “Non è una buona idea…” Ripeté a se stesso cercando di convincersi, quando scivolò nel tiepido abbraccio dell’acqua. “Eccoti, finalmente.” Gli nuotò incontro con una facilità stupefacente. Sembrava nata in quell’elemento e ne padroneggiava i movimenti con maestria. Lo fissava con occhi furbi e astuti, il volto illuminato da un sorriso che le formava due sensuali fossette ai lati delle labbra. Le orecchie, leggermente appuntite, con tre piercing da un lato e quattro dall’altro. Per un attimo pensò che l’avrebbe abbracciato, ma la ragazza, all’ultimo istante, deviò il proprio corso. I loro corpi si sfiorarono. Fu un fuggevole istante, eppure ne scaturì un brivido intenso e avvolgente. Le andò dietro, ma ogni volta che era sul punto di afferrarla, lei riusciva a scivolare via tra le onde, inafferrabile come la bruma del mattino. “Tu sei pazza…” L’osservò mentre s’immergeva ancora una volta e, all’improvviso, saltò fuori dall’acqua alle sue spalle, gettandogli le braccia al collo. “E tu sei più carino dal vivo che in foto, sai?” Fu un sussurro all’orecchio, con il potere di trasmettergli un brivido di semplice piacere che lo scosse fin nell’animo. “Tutto merito della Luna, sai?” Cercò di afferrarla, ma lei scappò via leggiadra e veloce, sparendo nell’oscurità del mare e riapparendo poche bracciate più in là. “Proprio birichina questa Luna. Credo che dovrò…” Si tuffò per raggiungerla prima finisse di ...
    ... parlare ma lei non si fece sorprendere. Non fu un semplice nuotare. Fu qualcosa di molto più profondo e complice. Assieme danzarono nell’acqua. Ogni volta che lui si avvicinava, lei si allontanava. Quando lui si allontanava, lei lo raggiungeva. Innumerevoli volte la loro pelle si sfiorò. La ragazza si arrese, lasciò che le prendesse una mano e la tirasse a sé. Le loro labbra quasi si sfiorarono. La risata risuonò tra le stelle mentre, ancora una volta, scivolava via. “Non questa volta.” Alessandro si lanciò a sua volta, allungando la mano per afferrarla. Il tempo parve rallentare il suo corso. Sentì il corpo della ragazza sott’acqua. Riconobbe il fianco… la coscia… il polpaccio… e fu allora che chiuse la mano, afferrandole la caviglia. Scivolarono l’uno accanto all’altra, in mezzo ai flutti, trascinati dalle onde. Con l’altra mano le cinse la vita. Corpo contro corpo. Viso contro viso. Labbra contro labbra. Smisero di essere divisi e si abbandonarono nelle braccia dell’altro. Tempo e spazio smisero di avere significato. Aria, acqua, cielo e terra si fusero in un unico elemento. Smisero di essere due corpi distinti, due anime separate. “Ehi, sveglia!” Aprì gli occhi di soprassalto. Il sole non era ancora sorto, ma la sua luce rischiarava la spiaggia. “Abbiamo fatto festa ieri sera, eh?” Un uomo, scalzo, con la barba e i capelli lunghi e in disordine, vestito di stracci, la stava fissando ridacchiando. Alessandro si passò una mano tra i capelli, guardandosi attorno spaesato. Cosa ...
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