lo zio Franco
Data: 28/02/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Incesti
Lesbo
Autore: risoamaro_m, Fonte: RaccontiMilu
... viso quasi a nascondere il cerotto che porto in fronte. Fa caldo, lui guida in maniera tranquilla, è quasi l�una quando arriviamo al porto, la nave parte alle quindici.� Hai fame? Ti va di mangiare del pesce? � lo guardo facendo le spallucce, non mi ricordo l�ultima volta che ho fatto un pranzo a un ora decente, in genere mi alzo vado in frigo bevo del latte freddo , mangio quello che trovo e poi me ne torno a letto. Entriamo in un ristorante, lui ordina due spigole, quando le portano, gli dico che non ci riuscirò a mangiarlo tutto. Lui ride, prende il mio piatto e abilmente sfiletta il pesce, lo condisce con succo di limone, me lo restituisce, lo mangio tutto, e mi stupisco di quanto era buono, lui mi sorride e questo mi fa sentire tranquilla. Il sole tramonta quando arriviamo all�isola, è meravigliosa, sono curiosa di vedere la casa, poi rifletto sul fatto che di lui so pochissime cose. Sempre in giro per il mondo, lui veniva poco a casa nostra, anche per il semplice motivo che sia lui che papà lavoravano insieme, mi rendo conto che non so quasi nulla delle loro abitudini della loro vita, e non ho mai visto la casa che ha qui. Sbarcati, percorre veloce la strada dal porto all�altro lato dell�isola, poi lascia la statale e s�inoltra nella campagna per poi arrivare davanti ad un cancello che apre, in fondo, nascosta da una foresta di alberi di mimosa enormi, c�è una costruzione quasi invisibile, tutta in pietra locale e legno. Entrando c�è un ampio salone, un angolo cottura, ...
... una grande finestra indica che oltre la casa vi è un giardino, un muretto che delimita il promontorio da cui si vede il mare che si raggiunge con una scalinata di circa quindici scalini. Entriamo dentro un piccolo corridoio, che immette nell�unica camera della casa, dentro c�è una porta scorrevole che si apre nel vasto bagno, mentre dietro un�altra porta vi è una cabina armadio molto grande.� Metti qui le tue cose, io preparo la cena, scegli da quale lato del letto vuoi dormire. � Mi rendo conto che dovrò dormire con lui. è la prima volta che passo la notte assieme ad un uomo e non ci faccio sesso, una vera novità per me che ultimamente non ho fatto altro che farmi sbattere da decine di maschi, non mi ricordo nemmeno i loro volti, tutto quello che mi è rimasto in mente è la grande quantità di sborra che mi restava dentro. La cena è semplice e divertente, lui è un simpatico commensale, mi mette a mio agio, poi decidiamo di andare a letto.� Generalmente dormo nudo, ma poi che ci sei tu, metterò dei pantaloncini, tu fai come vuoi.�Lo guardo stupita, ammiro il suo splendido corpo, sento un languore fra le gambe, decido di stare al gioco, indosso un semplice slip e resto a seno nudo. � Accidenti quanto sei bella, hai lo stesso fisico di tua madre, complimenti.� Mi sento lusingata dal complimento, non ricordo l�ultima volta che un maschio mi ha detto che ero bella, in genere il massimo era: puttana scopi bene. Distesa con lui vicino mi lascio prendere da certi pensieri erotici, ma ...