1. Nn e mia ma mi eccita molto nn cancelatela grazie


    Data: 08/03/2019, Categorie: Anale Dominazione / BDSM Masturbazione Autore: Michela84, Fonte: xHamster

    ... e cominciai a sudare freddo. Lui non mi degnò di uno sguardo e cominciò a mettere le mollette sui miei capezzoli, erano estremamente strette e gemetti di dolore. Ma quello era niente se confrontato a ciò che provai quando mise le mollette sulle labbra della mia figa:un dolore lancinante mi attraversò per tutto il corpo fino al cervello. Non contento, l'uomo si divertì a tirare quelle mollette, provocandomi fitte incredibilmente dolorose.Poi prese una frusta, tipo quelle che usano i fantini, e mi guardò negli occhi intensamente: potevo vedere la luce sadica che faceva guizzare le sue pupille. Spaventata cercai di divincolarmi, ma le corde e le cinghie che mi trattenevano mi impedirono qualsiasi movimento. Mi sentii del tutto impotente. La frusta si abbattè sulle mie cosce con sconcertante violenza. una, due, tre volte.Le mollette saltarono via, facendomi impazzire di dolore. Urla soffocate cercavano di uscire dalla mia bocca. Continuò a frustarmi anche sul resto del corpo: il ventre, le braccia, le gambe...e per finire anche la figa. Io non riuscivo neanche più a gridare, piangevo solamente. Poi finalmente si fermò, posò la frusta e cominciò a massaggiarmi la figa. Dopo tanto soffrire mi sembrò di rinascere. Certo il dolore c'era sempre, le frustate che mi aveva dato lì avevano lasciato il segno, ma pian piano la mia fighetta si bagnò, i miei umori impregnarono la sua mano, allora con un movimento deciso mi infilò due dita fino in fondo. Gemetti per il piacere misto a ...
    ... dolore. Le sue dita andavano aventi e indietro dentro di me, portandomi a vette di piacere immenso, ansimavo nel bavaglio ormai zuppo di sperma e saliva, le guance bagnate di lacrime e i capelli appiccicosi di sudore. Prima che potessi venire si fermò "brutta troia, non ti è permesso godere!!"disse e mi ritrovai frustrata dal mancato piacere. Volevo urlargi di continuare, di farmi venire, ma non potevo. Mi sentii sconfitta e umiliata. Intanto aveva di nuovo tirato fuori il suo cazzo dai pantaloni, già in tiro. Lo appoggiò sulla mia figa ed io trattenni il respiro, ansiosa di sentirlo dentro di me, ma poi si scostò, come ripensandoci. Lo vidi prendere un oggetto nero, un plug da culo. Lo mise sul mio buco del culo e cominciò a spingere, ero terrorrizzata e istintivamente contrassi i muscoli per impedire a quel mostro di entrare nel mio stretto buchino. Ma fu inutile, continuò a spingere finchè sentii le pareti del mio ano dilatarsi al massimo, la pelle mi tirava, mi sentivo spaccata in due e piangevo senza ritegno. Quando entrò tutto mi sentii come se fossi impalata. nuovamente appoggiò la sua cappella sulla mia figa e spinse fino a far sbattere le sue palle sull'oggetto che avevo nel culo. Un'ondata di piacere mi attraverso per tutto il corpo, misto al dolore per i precedenti maltrattamenti. Si mosse velocemente dentro di me ed ogni volta che il suo cazzo spingeva per affondare in me anche il plug si ficcava a fondo nel mio culo ormai sfondato.Sentirmi riempita davanti e dietro mi ...