1. E & A (L'attrazione)


    Data: 11/10/2017, Categorie: Sensazioni Autore: OliviaCloster, Fonte: RaccontiMilu

    Fu il momento giusto. Esco anche io, mi siedo vicino a lui e ci mettiamo a parlare del più e del meno. Non aspettò molto a farmi i complimenti: ��Sei bellissima stasera�� disse con una voce convincente. Era da tanto che non me lo sentivo dire, e sentirlo pronunciare proprio da lui �. Mi fece sentire davvero bene.Feci un sorriso e ringraziai guardando in basso intimidita: ��Non sto scherzando, ti stuprerei��. Che altro potevo dire a parte che riderci sopra facendo una battuta stupida: ��Svegliati! Sei impegnato!��, ��Dove?�� mi chiese. Non avendo capito la domanda ribatto ��In che senso scusa?��, ��Dove sono impegnato?�� mi richiede. Io ��A (nome del paese) ! ��, ribalta gli occhi e mi dice ��Ah già � è vero.�� A quel punto ho capito che non era mai cambiato sul serio, era sempre rimasto la solita testa di cazzo, ma non era colpa sua! Era colpa di lei che non ci ha saputo fare abbastanza per farlo cadere ai suoi piedi.Ci fu un minuto di silenzio, mi guarda e mi dice ��Davvero non scherzo ��� mi sfiora la schiena: ��Giuro che ti stuprerei��. Avevo ...
    ... intenzione di dirgli ��Fallo ! �� quando però arriva un signore anziano e si mettono a parlare. Io mi alzo per farlo sedere e mi metto in piedi vicino a Enrico facendo finta di ascoltare la loro conversazione. Con il gomito mi toccava tranquillamente in mezzo alle gambe, delle volte si girava e mi guardava maliziosamente. Io facevo un �finto� sguardo infastidito e continuavo ad �ascoltare� le loro discussioni. Andato via il signore, mi fece sedere: ��Ti piaceva vero?��, ��NO!�� , ��Bugiarda�� lo guardo con un aria superiore e dico ��Non sto mentendo, smettila��. Come se sapesse cosa provavo mi mise la mano sul ginocchio salendo pian piano ��Ammettilo che ti sta venendo voglia��, ��Manco un po� ! �� fece il suo sorrisino furbo e mi disse toccandomi sulle mutande�� Ah no? E adesso?�� , ��Ovvio � che no�� dissi facendo un fiato lungo. Continuava a sorridere:��Mmmh, cos�abbiamo qui?��, mi infilò piano un dito dentro, non potevo e non dovevo dire niente; poggiai la testa sulla sua spalla conficcandoci le unghie dentro:��Vai nel garage�� mi disse sottovoce. 
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