-
Una settimana, solo una settimana (Venerdì)
Data: 14/03/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Amore&Psiche
... positiva tra di noi e Nadia accettava tranquillamente le nostre provocazioni. E’ di quel periodo il bikini, gliel’avevamo regalato io e mia moglie perché sarebbe venuta con noi al mare. L’avevamo preso di una taglia di meno perché così avrebbe mostrato qualcosa in più, rosso e semi trasparente, un vero azzardo. Sinceramente mia moglie non voleva prenderlo ma io ho insistito e… quella settimana è stata fantastica. L’ha messo solo due o tre volte ok… era fantastica, se mi permette il termine, una vera gnocca. Ma ricordo anche la minigonna di jeans, le canottierine leggere e quelle scarpe col tacco che indossava la sera quando si usciva a passeggiare. Non le ha più messe. Ogni tanto mi trovo a fantasticare come potrebbe essere oggi. Certo a quarantadue anni non pretendo minigonne vertiginose ma una gonna morbida, per non segnare i fianchi che sono un po’ larghi, nera, con una fascia alta in vita a evidenziare la pancia piatta e con uno spacco abbastanza profondo da permettermi di vedere le sue cosce, una maglia di pizzo trasparente non troppo aderente con sotto un reggiseno a balconcino a vista e sopra una giacca sbottonata per creare quel vedo non vedo intrigante. Calze autoreggenti leggerissime con ricamo tribale, e sandali col tacco alto poi completerebbero il tutto…. Vede non ho grande fantasia, sono il classico maschio italiano. -mi dispiace ma il maschio italiano medio non saprebbe mai descrivere cosi bene il giusto abbigliamento per una donna anzi devo dire che lei ha ...
... gran gusto e idee chiare. Penso che sua cognata le interessi più di quanto voglia farmi credere. A questo punto non le rimane che dare libero sfogo alla sua fantasia. Andiamo. Sono le otto passate quando esco dal negozio. In mano tre grosse borse con i regali per Monica e Nadia. Ho anche la scusa pronta per Monica perché so già che si arrabbierà molto per come ho speso i soldi; è il costo per avermi lasciato solo una settimana. A Nadia invece posso dire che “a caval donato non si guarda in bocca” buttandola sul ridere. Speriamo, ormai la cosa è fatta, ora devo andare a cena. Una notte, una sola notte e finalmente potrò riabbracciare Monica. Non vedo l’ora di far vedere a Carmen gli acquisti fatti ma seduto a tavola mi accorgo che il personale di servizio, sia le ragazze sia i ragazzi, non sono i soliti. Chiedo alla cameriera che mi serve il motivo e mi spiega che tutto il personale è impegnato nella villa perché è la sera conclusiva del corso dove vengono valutate le allieve e dove sono presenti numerosi personaggi importanti. -Valutate in che senso? – chiedo preoccupato -valutate. Come alla fine di un qualsiasi corso. Non so dirle altro, non ho mai servito alla villa. Ceno distratto e confuso. E torno in camera. Sul letto trovo una busta elegante chiusa con la ceralacca. In un ricercato corsivo il mio nome. La apro incuriosito. Sul foglio interno con la stessa grafia poche e scarne parole “La aspetto domani alle ore 12,00 per il pranzo conclusivo.” Firmato Prof…. Giro e rigiro ...