1. ASIA PERVERSAMENTE ASIA


    Data: 11/10/2017, Categorie: Anale Sesso di Gruppo Trans Autore: asiatrav82, Fonte: xHamster

    Ci siamo incontrati in una strada di un quartiere popolare, pressoil solito bar. Non ci vediamo da un mese...sono incontrati in una strada Siamo affamati di sesso....quando sale in auto smetto di pensare perdo tutta la mia razionalità,e chePensa cosa sia meglio o peggio fare, quando sono con lui....Sento come un click e una parte di me stessa si stacca ed entra in stand-by...ci siamo incontrati perché lo volevamo, ma anche per caso. Messagginodopo messaggino attraversando la città in lungo e il largo, ci siamointercettati… in ogni momento lei pensava di riuscire a schivarloma ad ogni semaforo e ad ogni incrocio non faceva altro che avvicinarsi.«Sono in città tra mezz’ora se vuoi ti do una bella botta,»e poi mezz’ora dopo: «Sono al solito bar.»Io pensavo di passare solo a vederlo, intanto raggiungerlo,intanto arrivare fino da lui. Una forza magnetica mi ha guidatofino al bar dove mi aspetta, ma non mi dà il tempo di scendereo aprire bocca e sale in macchina. Io divento stupida e smetto diarticolare pensieri e parole, lui con un sorriso beffardo tira fuoridistrattamente i preservativi dal portafoglio. Io non sono piùpadrona delle mie azioni. Ho messo il pilota automatico e nonparlo se non a monosillabi. «Non dovresti far salire sconosciutiin macchina, potrebbe essere pericoloso.» Si diverte. Anche iomi divertirei se fossi presente, ma non ci sono, la casa è vuota. Èmezzogiorno di un caldo maggio cittadino. Il cielo è grigio e tuttala città in fermento vive la produttività ...
    ... metropolitana.«Dove andiamo?»«Ti porto io.»«Ma non ci sono luoghi tranquilli qui.»«Sì, vedrai, sottopassaggi luridi sotto la tangenziale.»«Ma io ho un po’ paura.»«Meglio.» Non ho paura davvero, non ho paura del lerciumedella tangenziale, ho paura di me e della mia dissociazione.Ecco parcheggia davanti ad un piccolo parcomiserabile, incastonato tra un edificio abbandonato e lo svincolo autostradale,popolato solo da un barbone sulla sua panchina che riposa ad occhichiusi. Un campo da pallacanestro abbandonato, un giardinoper cani recintato, panchine e ghiaia a ridosso della tangenzialeest. «Non fare tutto questo rumore con quelle scarpe,» mi intimamentre io guardo le mie stupende scarpe col tacco nuove che ho indossato contanta gioia stamattina. Lo seguo il più silenziosamente possibile,non vuole svegliare il barbone, a me sembra di giocare e arriviamoin cima alla salita nella zona più rancida e nascosta di questoparco soffocato dalla città.Preservativi usati, pezzi di cartaigenica, tracce di liquami umanidappertutto, se ne sentono il forte odore «Che schifo, solo due erotomanicome noi potevano finire qui.» Sono una trav, pensoio, se una cosa la devo fare la faccio, controllo le prospettive, luisi poggia contro un albero, io mi accuccio e finalmente prendoin bocca il suo cazzo. «Sei una troia,» mi dice, «quanto lo volevieh?» Io succhio cercando di concentrarmi bene su quello che hoe gli rispondo malvolentieri perché voglio solo succhiare, «Sì chelo volevo, lo volevo molto.» Mi ...
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