1. Ricatto 2 (Memorie di una schiava)


    Data: 18/03/2019, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autoerotismo Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    Guardo l'ora: sono le cinque e ventiy4; avrei potuto anche intuirlo dal fatto che nel mio ufficio non si sentono quasi più rumori.L'orario di lavoro è terminato trentacinque minuti fa e siamo in pochi a fermarci oltre il dovuto.Mi alzo dalla mia scrivania, prendo la borsa di carta che avevo con noncuranza posato accanto a me e mi indirizzo verso il bagno.Mi porto anche il cappotto con me: per fortuna non c'è nessuno in giro, se no qualcuno potrebbe chiedersi cosa mi serva il cappotto nel gabinetto.Prelevo una busta dalla borsa e la appoggio sul lavandino, quindi incomincio a spogliarmi. Mi tolgo prima il maglioncino e la camicetta, quindi mi libero dei collant e della gonna.Piego tutto diligentemente e lo metto nella borsa di carta.Mi guardo nello specchio: sono sicura di andare avanti?Non è che mi sto mettendo nei casini, solo per seguire la mia ossessione?Però questa mattina ho ricevuto un ordine preciso, e non voglio essere manchevole.Rompo gli indugi e mi libero anche del reggiseno.Deposito anche questo nella borsa di carta, e dopo poco vi unisco anche le mutandine.Ora sono completamente nuda nel bagno del mio ufficioy4; inutile dire che non era mai successo.Prendo una confezione sigillata che poco prima ho tolto dalla busta e la apro.Per eseguire quest'ordine ho dovuto ridurre la pausa pranzo e andare in un centro commerciale, ma non avevo scelta.Svolgo la prima delle due autoreggenti e la indosso, poi faccio lo stesso con la seconda.Lo specchio mi restituisce ...
    ... l'immagine di me, nuda con solo addosso gli autoreggenti. Sembra uno scatto preso da un film di Tinto Brass o qualcosa di quel genere.Indosso nuovamente le scarpe, quindi mi metto il cappotto.Si vede qualcosa? Non mi pare proprio.Prendo quindi un foulard dalla tasca del cappotto e lo giro attorno al collo.Ora solo uno scanner a raggi X potrebbe capire che sotto non indosso nulla.Prendo la borsa di carta, sblocco la serratura del bagno e torno nel mio ufficio.Chiudo il computer, metto a posto le ultime cose, quindi prendo la borsetta.Oltre a me, c'è solo il mio capo.Faccio capolino nel suo ufficio e gli dico che sto andando a casa.Questo è uno dei momenti critici. È già capitato ­ e sicuramente capiterà ancora­ che proprio in quel momento mi abbia chiesto di fare un'ultima cosa.Quasi me lo sento suonare in testa: "Aspetta ancora dieci minuti, vediamo assieme questa pratica, dai! Siediti un attimo, togliti il cappotto".Non so come farei in una situazione come quella.Invece non succede nientey4; guarda verso di me, mi saluta con un sorriso e mi augura buona serata.Esco nell'aria frizzante di dicembre. Ovviamente ho freddo: anche se sono coperta da un cappotto, ho diversi strati in meno a coprirmi.Monto in macchina, accendo il motore e alzo il riscaldamento al massimo.Quando era stato costruito parecchi anni fa era stato definito il più grande centro commerciale d'Europa.Non so se lo sia ancora o se lo sia mai stato, però indubbiamente è grande.E soprattutto a dicembre, come in tutti i ...
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