Lui mi rieduca.
Data: 18/03/2019,
Categorie:
Trans
Autore: Titti, Fonte: Annunci69
... dubbi e sofferenze prima che prendessi la decisione, alla fine capii che dovevo andare sino in fondo,era giusto cosi.
Mi trasferii da Michele in modo definitivo.
Lui cominciò subito la mia educazione e rimasi sorpresa dalla sua durezza e inflessibilità.
La dolcezza che lo contraddiceva sembrava un vecchio ricordo.
“Bene, voglio che tu sia una donna di casa,quindi pulizie in modo che la casa sia sempre in perfetto ordine , verificherò alla sera quando torno.
Naturalmente lavarai la biancheria,stirerai,cucinerai ,insomma una vera casalinga , devi imparare ,ora sei una donna, non metterti in testa idee strane di emancipazione, qui comando io intesi?”
“Detto ciò devi esser perfetta quando torno alla sera, pulita,ben vestita ed educata".
"Le scarpe coi tacchi devi tenerle sempre ,in ogni occasione,sia se fai i lavori di casa,sia quando sei a disposizione delle mie voglie".
"Puoi toglierle solo in due occasioni,quando ti lavi in bagno e quando dormi".
Quando tornava verso sera,faceva il giro della casa e naturalmente mi sgridava,questo non va,qui non hai pulito,non vali niente ecc ecc..
Io accettavo tutto , sapevo che lo faceva per il mio bene,stava educandomi.
Oramai ero enfemme sempre il mio guardaroba aumentava, amavo lo shopping .
Michele si mostrava spesso insoddisfatto dei miei progressi e cominciò a punirmi sculacciandomi.
Voleva rispetto e ubbidienza, come un maschio dell’ottocento , d’altronde mi ripeteva sempre più spesso: ...
... “Devi esser guidata e instradata,se sono severo è per trasformarti in una vera donna”.
Cominciai anche la cura ormonale, aspettavo con ansia i cambiamenti.
Un momento molto duro fu quando decise di tenermi in astinenza da qualsiasi contatto sessuale e fisico per un mese.
Di notte dormivo in un'altra stanza,non con lui.
Un mese fu lungo ,lunghissimo,come lui mi aveva ordinato in modo perentorio,non potevo toccarmi quando ero sola, dovevo resistere , era per il mio bene.
Arrivò finalmente il giorno in cui la prova finì.
Al mattino prima di uscire mi disse cosa dovevo fare per esser pronta al suo ritorno
Avrei dovuto accoglierlo come lui mi indicò, in perizoma con reggicalze e microgonna leopardati, calze a rete viola come le scarpe con tacco 15, una camicetta sempre viola trasparente, parrucca con capelli rossi.
Mi sarei dovuta fatta trovare a quattro zampe sul letto con la testa bassa e in silenzio.
Ero allo stremo,la giornata fu lunghissima, nonostante avessi fatto le pulizie di casa e il bucato, il tempo sembrava non passare mai.
Mi feci un lungo bagno emolliente e mi preparai.
Quando sentii arrivare la sua auto, andai in camera e salii sul letto mettendomi nella posizione che lui mi aveva detto.
Lo sentii arrivare alle mie spalle, mi disse :
"Stai cosi ,ferma mi faccio una doccia e poi arrivo".
Mi veniva da piangere,non arrivava più,mi sentivo in calore .
Un mese senza rapporti mi aveva reso una cagna.
Sentii le sue mani che ...