1. Tommy sulle Dolomiti - Capitolo 2


    Data: 25/03/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Aramis, Fonte: EroticiRacconti

    ... madre ed il suo corpo nello specchio. Frequentava una piccola scuola privata tanto lussuosa che avevano dei bagni privati. Non aveva padre, niente fratelli o sorelle, era assolutamente solo. Non aveva mai fatto la doccia con qualcuno o visto una porta del bagno aperta mentre qualcuno faceva i suoi bisogni. Sua madre era molta pudica e non aveva discusso di niente con lui. Quello che sapeva lo sapeva dai libri, non da lei. Guardò ad occhi aperti il suo pene quindici centimetri sopra la sua faccia e la sua bocca aperta in attesa. Guardò con soddisfazione il suo scroto pendente dalla base dell’asta, le due uova pronte a consegnare il loro carico. Sentì la levigatezza dell'interno del suo buco del culo e la sensazione del suo dito bagnato che strofinava la prostata, incentivando un flusso di crema nella sua bocca in attesa. La punta del suo uccello ora si stava gonfiando visibilmente e la fessura sulla punta si stava aprendo completamente. Poteva vedere che il buco era aperto e pronto a sprizzare. Continuò a muovere le due mani: la destra col medio seppellito profondamente all'interno del buco del culo a strofinare la prostata, aumentando il flusso di fluido seminale da portare alla sua bocca, e la sinistra avvolta intorno all'asta del suo uccello gonfiato che continuava a gonfiarsi, facendo scivolare la pelle del prepuzio su e giù sulla cresta della testa del suo pene, la fessura era aperta ...
    ... e pronta a consegnare un carico alla sua bocca. Lorenzo non accelerava o rallentava, i movimenti delle due mani erano stati esattamente gli stessi da quando aveva cominciato, subito dopo aver messo i piedi sul muro ed il pene in posizione sopra la faccia. La destra e la sinistra si muovevano in completa armonia, la destra dentro e fuori, la sinistra su e giù. Sentì la sensazione dell'orgasmo cominciare a salire profondamente dalla prostata alle palle e poi dallo scroto all'asta dell’uccello. Il ritmo rimase esattamente lo stesso. Aprì completamente la bocca mentre guardava con calma la fenditura aperta sulla punta del suo pene. Continuò precisamente come prima mentre il caldo afflusso dell’orgasmo cominciava e non perse un colpo o cambiò ritmo mentre fiotti di sperma cominciavano ad essere pompate dalla punta del suo pene nella sua bocca. Non ne perse neppure una goccia. Con calma prese ogni goccia nella bocca aperta e quei pochi sprizzi che caddero sulle labbra furono leccati dentro da una lingua esperta. Munse le ultime gocce, l’ultimo seme dal suo cazzo ora molle e sorrise. Spostò con calma i piedi dal muro e rimase sulla schiena per alcuni minuti, strofinandosi gli ultimi sprizzi di sborra sulla pelle dello stomaco. Fece una doccia, si vestì e scese a fare colazione con gli altri ragazzi, i ragazzi dei medici della convention. C’era una zona destinata ai più giovani e lui era affamato. 
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