1. Claudia parte 2°


    Data: 27/03/2019, Categorie: Lesbo Autore: gladius

    Nella compilazione del questionario Claudia mi ha scritto di avere avuto un rapporto lesbico e le ho chiesto di raccontarmelo:Padron Gladius,il tutto era nato da una mia cliente, dichiaratamente lesbica (io facevo l'agente immobiliare, e lei stava comprando la casa con la sua compagna). Ad un certo punto le due si separano, e lei si fa prendere dal panico.La aiuto, le risolvo il problema, e tutto si conclude una sera a casa sua.Finalmente rilassata, mi abbraccia per gratitudine. in quel momento ho nettamente percepito la sensazione che mi avrebbe baciata, o meglio, ho capito che lei voleva farlo.Sno rimasta come impietrita, dicendomi: "se mi bacia cosa faccio?"non aveva fatto nulla, ma qualche giorno dopo mi aveva mandato un mazzo di fiori in ufficio, con un biglietto che non lasciava molti dubbi. con molto stile e classe mi diceva, in sostanza, che se volevo lei c'era.Ero fidanzata, ma la curiosità mi è venuta...Avevo ancora il suo numero, le mando un sms chiedendole come stava e se andava tutto bene (e se si ricordava di me).sembra contenta di sentirmi: mi risponde che va bene, ma che bello dopo tanto tempo e fissiamo di incontrarci con per un aperitivo.Lei è veramente felice, e poi è molto simpatica, quindi mi viene facile essere carina con lei.dopo aver passato un'oretta assieme, mi invita ad una cena con amici a casa sua per qualche giorno dopo.Vado, e sono l'ultima ad andare via. mentre l'aiuto a sparecchiare, mi trovo le sue mani che mi abbracciano.resto lì, come di ...
    ... ghiaccio... le mi stringe per un po', poi mi lascia andare, mi chiede scusa, mi dice che si è lasciata trasportare e non capiterà più.però più tardi, salutandoci, ci scappa un bacio.casto, a stampo, però è un bacio.Ho avuto una giornata in cui tutto andava storto, il lavoro, mia made che mi stressava e il fidanzato che mi teneva il broncio, non mi ricordo più perchè, e sentivo che avevo bisogno di concludere la giornata con qualcosa di meritevole, magari anche di stupido, ma di pesante. così chiamo katia.le dico semplicemente che voglio passarla a trovare la sera, dopo il lavoro, e lei mi dice che sarebbe stata a casa.ora, non voglio recitare con te la parte della giovinetta trascinata dagli eventi: ti basti pensare che, prima di uscire dall'ufficio, sono entrata velocemente in bagno e mi sono tolta il reggiseno. "se vuoi fare una stronzata, mi sono detta, falla fino in fondo".così sono arrivata da lei.i primi momenti sono stati di imbarazzo: aleggiava tra noi una tensione palpabile.ci siamo messe sul divano aAdvchiacchierare bevendo del vino. le ho parlato della mia giornata, di cosa mi aveva fatto incazzare.ad un certo punto, per manifestami la sua solidarietà, mi ha abbracciata.eravamo una accanto all'altra, sono ruotata su me stessa, e mi sono trovata con il suo viso a pochi centimetri dal mio."o ora, o mai" mi sono detta, così mi sono leggermente avvicinata.anche lei l'ha fatto, e ha appoggiato le sue labbra sulle mie.non ho opposto resistenza, e dopo un attimo la sua ...
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