Il nuovo direttore (sequel) - Racconti Erotici

Il nuovo direttore (sequel)

... Lui andò in bagno e tornò dopo qualche minuto. «ok, troia, adesso ti do le consegne per domani.» Le spiegò in breve cosa le ordinava di fare. «sì, Padrone, eseguirò tutto come desideri.» «bene, troia. Adesso io vado. Hai il permesso di toccarti se vuoi godere ancora.» «grazie Padrone.» Il giorno seguente doveva presentarsi al Consiglio e allo staff dirigenziale come nuovo direttore. Non era una cerimonia ufficiale ma era comunque un evento importante. Si preparò con cura, scegliendo attentamente cosa indossare. Indossò un elegante tailleur con gonna al ginocchio, camicia e calze autoreggenti e decolleté con un moderato tacco. Come da lui ordinato non mise le mutande e infilò nel culo un plug di dimensioni notevoli. Pur abituata, doverlo tenere l’intera giornata, durante i vari incontri e anche durante il pranzo di lavoro organizzato per lei, sarebbe stato molto fastidioso. Si sentiva osservata anche se ragionevolmente sapeva che nessuno poteva mai immaginare come stava sotto la gonna. Questo sentirsi a disagio però la eccitava e più volte era stata costretta ad asciugarsi le cosce con un fazzolettino, cercando di farlo con discrezione se non era possibile farlo in bagno. Nel pomeriggio aveva da eseguire la seconda parte della consegna. Fece chiamare Anna, che per i tre anni precedenti era stata la sua segretaria e la ricevette nel suo nuovo magnifico ufficio. La fece accomodare e, armeggiando con una console sulla scrivania, fece scattare la serratura della porta, accendendo ...

... la spia “non disturbare”; analoga operazione fece col telefono. «carissima Anna.» «dottoressa, sono davvero contenta per lei.» «grazie Anna. In questi tre anni sei stata fondamentale per me. Preziosissima e discreta.» «troppo buona, io ho solo fatto il mio lavoro.» «Ascolta, adesso come direttore generale ho a disposizione un intero ufficio di segreteria con uno staff già formato ed esperto. Io però ti voglio ancora con me. Chiederò che tu mi sia assegnata come segretaria personale. Ci vorrà un po’ di tempo. Ovviamente se sei d’accordo.» «certo. Se possibile, mi farebbe davvero piacere.» «è possibile ma, te l’ho detto, ci vorrà tempo. Una cosa devo però farla adesso. Devo ringraziarti e sdebitarmi con te.» Detto questo si alzò, girò intorno alla scrivania e rimase in piedi di fronte a lei. Iniziò a spogliarsi. Sbottonò e tolse la giacca e lo stesso fece con la camicia. Tolse anche il reggiseno e sfilò la gonna sorprendendola per il fatto di essere nuda sotto. «ma … dottoressa … che sta facendo?» «una cosa che desideravo e che avrei dovuto fare da tempo. Stai zitta e lasciami fare.» Si inginocchiò, le aprì le gambe e le abbassò le mutandine. Tuffò la faccia tra le sue cosce e si mise a leccarle la fica con gran desiderio e piacere. In pochi minuti la condusse ad un orgasmo dolce e piacevole. «avevi mai goduto con una donna?» «no, mai … è … è bellissimo … diverso ma bellissimo. Ma perché?» «non c’è un perché. Se non il fatto che desideravo farlo e, se a te piace, desidero farlo ...