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Jotaro, il mio amore giapponese - Capitolo 4
Data: 13/10/2017, Categorie: Anale Gay / Bisex Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... consultare e la comunità gay adulta finalmente si è resa conto che esiste una gioventù gay. Ma nei tardi anni settanta e primi ottanta non c'era alcun genere di appoggio. Dovevi soffrire in silenzio e mentire era la tragedia.Triste ma vero.Comunque noi eravamo come qualsiasi coppia. Facevamo tutto insieme. Andavamo in bicicletta insieme, andavamo a giocare a bowling insieme, facevamo raccolta di fumetti, giocavamo col suo computer e ci amavamo. Facevamo piani per il nostro futuro.“Dove pensi che saremo tra dieci anni?” Gli chiesi un pomeriggio.“Saremo ancora insieme, questo è sicuro. Tu sei l'unica cosa che desidero nella mia vita”“È figo. Mi piace questo pensiero!” Dissi.“Anche a me. Sto pensando di andata all'università per studiare computer seriamente. Ho sentito dire che è l’attività del futuro.” Disse lui.“Mi hai fatto interessare a quel tema. Tu ne sai più di me.” Dissi accoccolandomi più vicino a lui nel letto.Jotaro mi baciò sulla guancia. “Mi hai fatto molte domande su come funzionano e su quello che possono fare. Forse dovresti andare all'università e frequentare gli stessi miei corsi. Poi potremmo metterci in affari e lavorare insieme in quel campo.”Sorrisi: “È un'idea magnifica!”“Anch’io lo penso. Ci sto pensando da tanto e finalmente ho decise cosa voglio fare per il resto della mia vita oltre ad amarti.” Disse lui.L'abbracciai. Jotaro sapeva sempre cosa dire per farmi sentire bene; probabilmente era l'unica persona che realmente mi capiva, anche se altre persone ...
... dicevano di farlo.Gli chiesi: “Perché la gente dice continuamente che mi capiscono quando invece non è così?”“È perché loro non sono intimi con te come lo sono io. Per capire veramente qualcuno devi essere molto intimo con lui. Ecco perché tu ed io andiamo così d'accordo. Ecco perché i miei genitori vanno così d'accordo. Noi siamo così intimi che qualche volta io so precisamente quello che tu stai pensando o stai per dire. Io so quello che tu sei capace di fare. Io so quelli che sono i tuoi limiti e voglio aiutarti a superarli sempre di più. Io voglio aiutarti a superare le tue paure e le tue disabilità (Lui sapeva della mia incapacità di sentire e dei miei problemi a scuola, e continuamente mi incoraggiava a fare meglio.) ed aiutarti a superare i tuoi dubbi. Io voglio aiutarti a trovare la tua identità ed anche la tua identità sessuale. Io voglio aiutarti a superare il dolore che senti profondamente dentro di te perché la tua madre biologica ti ha abbandonato (Lui sapeva che ero un bambino adottato) ed a superare la tua paura che la tua famiglia scopra di te.”Io accennai col capo: “Io capisco molte cose di te, amore. Sto imparando come pensi, perché fai le cose in un certo modo, perché sei diverso da me, i tuoi tic, perché mi ami nel modo in cui lo fai.”“Questo è perché siamo una così grande coppia!” Disse sorridendo.Aveva ragione. L’ho imparato allora ed in altre relazioni che ho avuto, anche quando non funzionavano, anche quando l’altro mi ha sfruttato finanziariamente ed ...