1. Perdere la corriera e trovare uno stallone


    Data: 29/03/2019, Categorie: Etero Autore: Bastino9

    Stava piovendo a catinelle e non avrebbe smesso a breve, per fortuna mi sono portata l’ombrello così mi potrò riparare durante il percorso dall’uscita della fabbrica alla fermata dell’autobus. Esco dallo spogliatoio e, come si dice dalle mie parti, “ciaccolando” con mia sorella non mi rendo conto che sono in ritardo rispetto al passaggio della corriera perciò chiudo il telefono, senza aprire l’ombrello per non perdere altro tempo, comincio a correre ma quando arrivo alla fermata vedo la corriera che si allontana: é già passata. Sono isterica e rabbiosa, continuo a darmi della cretina finché confusa ed infreddolita per gli abiti bagnati mi metto a piangere allorquando mi sento poggiare una mano sulla spalla e spaventata mi metto a gridare. Calma! Calma sono Corrado la guardia della sicurezza, ho visto tutto dalla portineria venga di là così aspetta la prossima corriera al caldo. Lo guardo meglio e rinfrancata lo seguo cercando di spiegare l’accaduto raccontandogli una mezza verità e chiedo: a che ora passa la prossima corriera? Ora sono le 17,35 la prossima alle 20:30 che è anche l’ultima della giornata poi c’è quella di domani mattina alle sei meno un quarto quale prende? Quelle delle venti e trenta mi sembra normale no? certo sto solo scherzando perché vedo che è tutta agitata. Restiamo in silenzio: lui seduto dietro la postazione di lavoro ed io accanto al calorifero; sono infreddolita e gli abiti bagnati mi si attaccano addosso, lui mi guarda e dice: devi avere anche ...
    ... freddo con quei vestiti bagnati perciò vieni qui con me e si avvia verso una porta ma io resto ferma vicino al termosifone della guardiola. OH!! Ma vuoi rimanere li per altre due ore? Questa è una specie di cameretta con finestra e calorifero verticale dove passano anche i tubi dell’acqua calda, ti puoi spogliare e fare asciugare i vestiti c’è anche la chiave se vuoi ti chiudi dentro per la tua privacy che fai vieni o no? Resto ferma dove sono: sto riflettendo, lui mi guarda alla fine vado, entro e chiudo a chiave. C’è un bel caldo ristoratore, mi spoglio e resto nuda, metto tutto ad asciugare sul calorifero e sui tubi dell’acqua calda; sono sfinita mi lascio cadere sulla brandina ed in pochi minuti mi prende il sonno. Sento bussare alla porta e mi sveglio di soprassalto cercando di rendermi conto dove sono poi sento la voce di Corrado il vigilante che mi chiama: Oilà ci sei? guarda che sono le 20 fra mezz’ora passa la corriera se la vuoi prendere preparati ed esci di lì. Mi alzo ancora tutta stordita ma ricado di nuovo sulla brandina: sono svuotata e senza forze; Corrado ritorna e bussa ancora sono le otto ed un quarto ti senti bene? Ohh!! rispondi ti senti bene? hai bisogno di aiuto? se non rispondi apro la porta, infatti, la porta si apre mentre io sono in piedi e nuda cominciando a vestirmi. Ahhhh!!!Ahhh!!!! chiudi mi sto vestendo grido spaventata. Fai pure con calma ormai non ce la fai più a prendere la corriera vai alla finestra e guardala sta partendo adesso. Cazzo! Cazzo!! ...
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