1. In azione


    Data: 13/10/2017, Categorie: Etero Lesbo Autore: iset60, Fonte: RaccontiMilu

    Dopo la notte agitata il risveglio, con sveglia alle 7 , fu allietato da unabella doccia:avevo volutamente dormito con il sapore della sua saliva nella mia figa e mierapiaciuto non lavarmi dopo quell'incontro. Ma oggi sarebbe stato diverso: neltempoche mi preparavo dovevo apparire come una ragazzina che si veste per andare ascuola, ma che ogni tanto sbircia il libro lasciato aperto o,come ho fatto io,si portagli appunti nel bagno mentre,seduta nel water , si appresta a defecare o aurinare.Così stavo facendo io mentre mi infilavo gli slip e mi allacciavo ilreggiseno. Nelleggere tutte le raccomandazioni scorsi una frase che diceva così: siraccomandaun abbigliamento piacevole da indossare ma sopratutto da vedere, così davalorizzareil vostro corpo alla vista del possibile sostenitore. Come dire fate vedere unpo' dimercanzia: e Roberta e io avevamo, modeste a parte, un bel seno e un belculone.Leggevo queste righe mentre mi ripassavo lo smalto nelle unghie: oggi e credopertutta la settimana, non ci sarebbe stato il tempo per recarsi in un istitutodi bellezza traquelli selezionati nel promemoria, così come si saremmo dovute accontentaredeinostri abiti. Ero pronta per uscire e raggiungere il bar e incontrare glialtri: Robertaera già lì che parlava con il capo. Entrata li raggiunsi e mi sedetti altavolo.Dopo averordinato il capo ci disse: Passata bene la notte? Qualche ripensamento oaltro?Io: "per me no, tutto ok. Soltanto che pensavo di voler spingere un po' questaprimasettimana ...
    ... per fidelizzare un buon numero di nominativi. Lei &egrave d'accordo? E leiRoberta?"Entrambi annuirono: lei disse che anche se le auto sono due, potevamo andareconquella sua, dato che lei era venuta in auto.Non feci obiezioni.Avevo appena terminato di bere il mio cappuccinochiarissimo chelei aveva tirato fuori un bloc notes dove aveva annotato alcuni nomi eindirizzi.Le feci presente che c'erano degli smartphone che svolgevano quel compitoegregiamentema lei, capa tosta, pensava che scrivere su carta contribuiva a memorizzaremeglio ilcompito da svolgere.Il capo si congedò dandoci appuntamento a sabato e ci augurò un in culo allabalena, che nonsapevamo se fosse riferito a qualcuna di noi oppure fosse una sua reminescenzauniversitaria.Una volta in auto Roberta fece rotta verso la zona industriale dove avevano lalorosede di lavoro alcuni dei nominativi da contattare:l'idea era quella di faretappa nelbar della zona o nelle sue vicinanze e, armate di cellulare, cercare di avereun incontro.Eravamo d'accordo di presentarci insieme e di supportarci vicendevolmente:gioco disquadra.Una volta parcheggiata l'auto Roberta prese il notes e cominciò a leggere inominatividella zona e disse: allora Monica da chi cominciamo? Telefono io o telefonitu?Io:" Dai, comincerò io e chiamerò questo tale, Maurizio M. e poi dimmi comesono andata.Buongiorno mi chiamo Monica P. e cerco il signor Maurizio M."Io: "Buongiorno signor Maurizio: senta , mi farebbe piacere se potessimoincontrarciperch&egrave vorrei ...
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